IL CLASSICO VITTIMISMO DELL’ESTREMA DESTRA

IL CLASSICO VITTIMISMO DELL’ESTREMA DESTRA

Alessandra Mussolini dice che Liliana Segre “fomenta odio contro il fascismo”. Dovrebbe fare già abbastanza ridere così, in realtà, ma se ci pensate bene è perfettamente in linea con il classico vittimismo dell’estrema destra moderna. Una vittima delle leggi razziali fasciste, deportata ad Auschwitz, accusata di “fomentare odio” contro un’ideologia malata che le ha fatto sterminare la famiglia nei lager. Ma, a prescindere dalle vaccate della Mussolini, c’è un punto fondamentale che sembra sfuggire a molti fenomeni della “destra sovranista” (oggi i fasci si fanno chiamare così, che fa più chic): il fascismo, in Italia, è un crimine. Ed è un reato perché l’abbiamo vissuto.Abbiamo vissuto la privazione della libertà personale.Abbiamo vissuto i pestaggi, le deportazioni e gli omicidi.Abbiamo visto i negozi esporre i cartelli in cui veniva vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei.Abbiamo visto le campagne in Africa, gli stupri delle bambine “belle abissine” e l’utilizzo delle armi chimiche contro la popolazione civile.Abbiamo visto gli intellettuali e gli oppositori costretti a fuggire all’estero per non essere catturati e uccisi. L’abbiamo già vissuto, anche se molti di noi se ne sono dimenticati subito dopo. Sandro Pertini, eroe, partigiano, padre della patria, Presidente della Repubblica (recentemente definito “assassino” da un patetico personaggio, consigliere comunale leghista a Massa), quando si schierò contro la pretesa dei neofascisti dell’MSI di tenere un congresso a Genova, città medaglia d’oro della resistenza, disse: “Essere antifascisti è impedire ai fascisti di manifestare”. Ma anche questo, evidentemente, l’abbiamo voluto dimenticare. Mettere sullo stesso piano fascismo e antifascismo, chi è morto per difendere una dittatura e chi è morto per darvi la libertà di esprimere liberamente le vostre idiozie su Facebook, è il nuovo giochino dei neofascisti.E chi si presta a questo gioco, semplicemente, è un fascista. E se la Mussolini, con quel cognome, magari ha pure una giustificazione per le cose che dice, qual è la vostra scusa?