IL PD ABBANDONI LA VOCAZIONE MAGGIORITARIA DI STAMPO PRODIANO

IL PD ABBANDONI LA VOCAZIONE MAGGIORITARIA DI STAMPO PRODIANO

Il dopo-voto ha rilanciato la suggestione di unPdche deve cambiare aprendosi ad altre forze e in cui possano contare persino i non iscritti. Tuttavia starei in guardia dal riproporre l’ipotesi del partito a vocazione maggioritaria. Se tutto ciò che si è messo in movimento in questi mesi dovesse entrare o rientrare nel Pd, elettoralmente si sposterebbero pochi voti. Il dato più interessante di questa fase, il vero segreto di un combattimento che ha arrestato l’ascesa diMatteo Salvinie forse ne ha avvicinato l’exituspolitico, sta nel fatto che loschieramento progressistasi è presentato unitariamente attorno a un candidato ma rivendicando l’autonomia delle singole forze. Questo “polo” sta cambiando il Pd facendogli riscoprire la vocazione disinistrache negli anni renziani era andata a farsi benedire e lo ha messo in condizione di dialogare senza arroganza con altri soggetti. Il prossimo congresso delM5spotrebbe creare un raggruppamento in grado di pilotare il grillismo lontanissimo dalla destra e interlocutore scomodo della sinistra Lacandidata Elly Schlein,vittoriosa inEmilia-Romagna, è un personaggio politico notevole di cui si sentiva la mancanza. Lei può rappresentare a sinistra un dopo-Vendola senza nostalgie e senza imitazioni diNichi Vendola. È una giovane donna, combattiva, preparata, entusiasta, potrebbe diventare un soggetto significativo se decidesse di rappresentare a livello nazionale più che la versione radical della sinistra la versione moderna dell’ecologismo. Nel suo partito c’è un modello europeo che potrebbe, se sviluppato, portarla molto avanti.