LA SFIDA DEL REDDITO DI CITTADINANZA
Il 47% dei lavoratori hanno probabilità elevata di vedere i loro lavori “automatizzati” (e quindi sparire) nei prossimi 20 anni (studi univ. Oxford su mercato USA). Automazione, intelligenza artificiale, digitalizzazione, spiazzeranno a breve moltissimi lavori. E’ di fronte a questi dati impressionanti che si capisce la portata della sfida del reddito di cittadinanza. Chi pensa che ai disoccupati si possa offrire un lavoro non vede che nei prossimi decenni il lavoro scomparirà anche per moltissimi altri occupati. Chi dice lavoro e non reddito di cittadinanza o non capisce nulla o mente sapendo di mentire. Il reddito di cittadinanza e’ redistribuzione del prodotto sociale in un mondo in cui serve sempre meno lavoro per produrlo. Cancellare il reddito di cittadinanza significa produrre – da qui a pochissimi anni – un enorme esercito di precari disperati e ricattabili con salari da fame; chi vuole cancellare il reddito di cittadinanza difende oggettivamente gli interessi, inaccettabili, dei ricchissimi. Deve essere chiaro a tutti che se va al governo la Lega (con FI FdI) salta il reddito di cittadinanza, ma anche che se il M5S perde consenso, salta il reddito di cittadinanza anche con PD e renziani. In un paese in cui 1/3 delle famiglie vive sulla pensione del nonno, la politica scherza col fuoco.
