L’ITALIA DI FRONTE AD UN NUOVO RAZZISMO

L’ITALIA DI FRONTE AD UN NUOVO RAZZISMO

Mi sembra come se l’Italia migliore fosse circondata, come se avesse sempre meno possibilità, ogni giorno di più, di salvarsi. Siamo di fronte ad un nuovo razzismo che scrive sui muri il suo odio. Erano anni che non si osava tanto. Siamo di fronte ad una fobia del libro, se ne legge uno ogni tre anni e si va in parlamento. Del resto , in certi casi si va in parlamento anche senza leggerne uno, basta conoscere bene chi di dovere. Si odia il diverso e si pensa in modo pericolosamente imbecille che se alcuni sono fuorilegge tutti gli immigrati siano fuorilegge, stupratori e banditi tutti. Si apostrofa la Signora Segre come una sobillatrice di odio, quando la Sua colpa è solo quella di ricordare l’odio che invece si è abbattuto su Lei bambina e su una intera genia. E fa bene a ricordare , visto che c’è una impennata di italiani , il 15%, che non credono che la Shoa sia esistita. Si potrebbe continuare a elencare i sintomi di un peggioramento che parla di una Italia preoccupante. Una Italia assediata, pare di stare a Little Big Horn…e tant’è vero che vedi per strada sempre più persone infelici, stanche di stress. E sempre meno inclini al sorriso, al contatto umano. Ma molto più pronte alla rabbia e all’inciviltà. Nell’attesa e nella speranza di una Italia, e di italiani, migliore che vince e che si dia da fare per valori più alti dei semplici bisogni “corporali” e degli esaurimenti nervosi, preservate, preserviamo, momenti si silenzio e solitudine in cui proviamo a connetterci con noi stessi senza più rumori esterni molesti. Non parlo a quelli che scrivono l’antisemitismo sui muri perchè quelli sono senza speranza e darei una pena esemplare alle famiglie che li hanno cresciuti così, e anche a chi li incoraggia. Parlo di noi. Questi silenzi , io non sono nessuno ma anche Fellini esaltava il silenzio, mi sembrano necessari in un momento così gridato, così corso, così disattento, così arrabbiato. E i momenti in cui siamo soli col nostro silenzio vengono esaltati quando siamo nel verde, nella natura, ultima testimone di vita. Non ancora per molto, vista la nocività dell’essere umano, ma, ecco, concedetevi, concediamoci, tre mezz’ore a settimana di solitudine va, di silenzio, in mezzo alla natura, mare, bosco, parco che sia, non ce ne pentiremmo