YASSIN: UN RAGAZZO UMILIATO A CUI SI DEVONO ALMENO LE SCUSE

YASSIN: UN RAGAZZO UMILIATO A CUI SI DEVONO ALMENO LE SCUSE

Lui è Yassin.Il ragazzo messo alla gogna dall’ex Ministro dell’Interno, che scampanellò a casa sua con telecamere al seguito. Il ragazzo di origine tunisina accusato pubblicamente di spacciare. Oggi, intervistato da La7, ci parla. Ci dice cosa sta passando. Sentite le sue parole.“Non ho mai avuto precedenti, non sono uno spacciatore. Ho 17 anni, studio e gioco a calcio. A Imola. Sono stato convocato in nazionale, è stata una grandissima esperienza. E su quanto accaduto ogni giorno mi chiedo: perché proprio me? A un 17enne gli hai rovinato la vita in cinque minuti da un giorno all’altro. Un politico che è venuto in periferia così… Cioè da pizzaiolo, postino, a suonare e dire ‘tu spacci’. Ma cos’è?”. Te lo diciamo noi cos’è, Yassin: è una persona che non guarda in faccia a nessuno. A nessuno. E’ una persona disposta a passare sopra a chiunque ed a qualunque cosa pur di ottenere ciò che vuole, il consenso. Di te, non gliene importa niente. Il pensiero che t’abbia potuto rovinare la vita, neanche gli sfiora il cervello. Così come non ha provato vergogna per aver umiliato pubblicamente un ragazzo affetto da un disturbo, non la prova per ciò che ha fatto a te. Perché lui è così. A noi il compito di fermarlo politicamente e culturalmente.Affinché mettere alla gogna una persona e rovinargli la vita non diventi un diritto nella nostra società.