SCOPERTI GLI ASSASSINI DELL’UOMO BRUCIATO VIVO IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

Novembre scorso. Una scena macabra si era presentata alle forze dell’ordine chiamate a investigare sulla scomparsa di un uomo, un cameriere di Roccella Jonica ( RC), Vincenzo Cordì . La sua macchina era stata trovata in un bosco sopra Gerace,completamente carbonizzata. Dentro il corpo di un uomo che sin da subito si era ritenuto fosse lo scomparso. Le indagini avevano confermato l’identità del soggetto. Le prime indiscrezioni avevano ipotizzato un gesto di disperazione da parte dell’uomo che la moglie aveva descritto come fortemente depresso. L’autopsia aveva poi rivelato una morte atroce. Colpito ripetutamente e svenuto era stato collocato nel veicolo, il corpo cosparso di liquido infiammabile e poi dato alle fiamme dentro l’abitacolo divenuto la sua tomba. Suonava strano agli inquirenti sin dalla scoperta del corpo il rinvenimento lontano dal veicolo del cellulare della vittima, fatto che strideva con una volontà suicida. Le indagini non si erano mai arenate e si erano concentrate sui familiari, in particolare sulla moglie che già nel 2016 pare avesse addirittura cercato di avvelenare l’uomo. Intercettazioni, collegamenti e una attività serrata di indagini hanno portato nella notte a dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della moglie del Cordì, del figlio della donna nato da una precedente relazione e dell’amante di quest’ultima. Parrebbe, secondo indiscrezioni della procura che il delitto avesse una matrice passionale. La donna avrebbe condotto il marito sul luogo del delitto dove ad attenderli gli altri due complici . Premeditazione efferatezza e freddezza nel consumare l’ orrendo delitto , osservano gli inquirenti, essendo stato l’uomo arso vivo, senza alcuna possibilità di fuga e di salvezza.