APRIRSI ALLO STUPORE, OSARE IL BENE

APRIRSI ALLO STUPORE, OSARE IL BENE

C’è un richiamo forte che arriva questa domenica dalla Parola che troviamo nel Vangelo ed è quello ad aprirsi. A lasciarsi dietro ogni tentazione all indifferenza, al quieto vivere o peggio alle paure di quanti vorrebbero farci essere cittadini succubi di fortini inviolati ma destinasti al vuoto dell’estinzione.Papa Francesco, nel corso della preghiera dell’Angelus, nel giorno della festa della Presentazione del Signore al tempio, in cui ricorre fra l’altro anche la Giornata della vita consacrata, ci invita dunque a lasciare dietro le sovrastrutture e farci coinvolgere nell’impegno per la costruzione di quei ponti nei confronti del mondo. E Francesco lo dice chiaramente: “Il mondo ha bisogno di cristiani che si lasciano smuovere, che non si stancano di camminare per le strade della vita, per recare a tutti la consolante parola di Gesù. Ogni battezzato ha ricevuto la vocazione all’annuncio, la vocazione alla missione evangelizzatrice: annunciare Gesù! Le parrocchie e le diverse comunità ecclesiali sono chiamate a favorire l’impegno di giovani, famiglie e anziani, affinché tutti possano fare un’esperienza cristiana, vivendo da protagonisti la vita e la missione della Chiesa”.In questo occorre forte ritrovare la capacità della meraviglia, dello stupore, senza farsi trascinare dalla tentazione delle tante gelosie che pure nelle radici del bene, degli indirizzi, affliggono tante delle nostre comunità.