RECUPERO: LA LAZIO SBATTE SUI PALI. IL VERONA FA 0-0

I biancocelesti colpiscono due legni e mancano il sorpasso all’Inter, e rimangono a -1 dai neroazzurri e a -4 dalla capolista, ma centrano il 17esimo risultato utile di fila in campionato: Inzaghi raggiunge il record di Eriksson. Nel recupero del 17esimo turno di Serie A, all’Olimpico la Lazio è fermata sullo 0-0 dal Verona e manca il sorpasso all’Inter.Tante le occasioni da una parte e dall’altra: i biancocelesti possono recriminare per i due pali colpiti da Luis Alberto, ma devono anche ringraziare Strakosha, autore di alcuni interventi strepitosi.Erano 65 gare che la Lazio non pareggiava per 0-0. Si consola la squadra di Inzaghi comunque per avere ben 15 punti più di anno scorso .Luis Alberto, assieme ai napoletani Insigne e Maertens è quello che ha colpito più legni:4. Il Verona conferma il suo straordinario momento e si assesta in nona posizione, a -1 dal Milan, superando il Napoli e con vista Europa League, e sabato attende la,capolista Juve al “ Bentegodi”.La squadra di Juric, è la compagine che, assieme ad Inter e Milan, ha saputo mantenere la porta imbattuta più volte: 8. Una Lazio che sogna lo scudetto dimostra che può essere al passo con quelle che hanno fatto la storia.Vincendo, Inzaghi poteva eguagliare sia Eriksson (come numero di risultati utili consecutivi in campionato, record del 1998/99 che sembrava inarrivabile) che Maestrelli (numero di vittorie consecutive in casa).Sarà una serata a metà, sospesa tra la consapevolezza di essere una grande squadra e la resa al destino, che stavolta ha tradito i biancocelesti, fermati dal e al palo. Inizia meglio il Verona, che non mostra timori reverenziali nemmeno all’Olimpico, dopo aver ben figurato a San Siro (contro Inter e Milan) e all’Allianz Stadium. È dei gialloblu il primo squillo del match: al quarto d’ora una zampata sotto misura di Pessina viene murata da un reattivo Strakosha, un gatto anche sulla respinta a rete di Borini.Cinque minuti dopo Immobile ha la più grande chance della sua serata trovando un bravissimo Silvestri che si salva di piede. La Lazio viene imbavagliata dal ritmo veronese ma sale di tono sul finire del primo tempo: un tiro al volo di Lucas Leiva viene deviato in angolo, ben più pericoloso Luis Alberto con un destro a giro sul quale Silvestri deve vestirsi da Superman per rifugiarsi in corner. Lo spagnolo a ridosso dell’intervallo comincia la sua serata di litigio contro la sfortuna: destro strozzato, Silvestri battuto, ma il palo respinge. Stessa storia al 20′ della ripresa: stavolta il piede del numero 10 disegna una traiettoria più potente e qualitativa, ma è ancora il palo a negare un gol più che meritato, mentre nel finale ci si mettono Silvestri (risposta d’istinto su un suo bolide) e la sfortuna (destro che sfiora l’incrocio). L’altro peso massimo di centrocampo, Milinkovic-Savic, conduce invece una gara sottotono macchiata sia dall’ammonizione che gli farà saltare (come Radu) la trasferta di Parma sia da uno stop mancato al 90′ che avrebbe potuto dare ai biancocelesti l’ottavo successo consecutivo all’Olimpico: Inzaghi si deve “accontentare” di raggiungere Eriksson. E anche su questo fronte deve dire grazie a Strakosha, decisivo su un diagonale di Borini nel finale, e all’imprecisione in alcune soluzioni degli scaligeri, vicini al colpo del k.o. più volte in contropiede, soprattutto con Verre.