QUANDO NON È IL VIRUS A FARE PAURA MA SI È «SEMPLICEMENTE»RAZZISTI

QUANDO NON È IL VIRUS A FARE PAURA MA SI È «SEMPLICEMENTE»RAZZISTI

“Cinese, ci infetti col virus!”E giù botte. Così Demetrio Elida, trentenne filippino che vive e lavora ad Assemini, vicino Cagliari, adesso si ritrova in ospedale con un trauma cranico e la faccia distrutta dai calci e dai pugni. Botte perché hai gli occhi a mandorla. Botte perché tanto “gli orientali so’ tutti uguali”. Non è “paura del virus”, non è una “reazione”, non diciamo idiozie: se hai paura di essere “infettato” non vai mica a prendere a pugni in faccia una persona che temi che possa farlo. È solo semplice, schifoso, vigliacco, razzismo.Il milionesimo “caso “isolato” Siete solo dei patetici scarti dell’evoluzione. E io, oggi, posso solo sperare che mio figlio possa vivere abbastanza da vedere l’alba di un mondo nuovo in cui sarete, finalmente, estinti.