L’INTER SI PRENDE DERBY E PRIMATO. INCREDIBILE RIMONTA DA 0-2 A 4-2

L’INTER SI PRENDE DERBY E PRIMATO. INCREDIBILE RIMONTA DA 0-2 A 4-2

Rebic e Ibra dominano il primo tempo, poi Brozovic, Vecino e De Vrij rimontano da 0-2 a 4-2.L’Inter vince 4-2 il derby contro il Milan e si prende il primato in Serie A con una incredibile rimonta.Primo tempo dominato dai rossoneri che, dopo un palo di Calhanoglu, vanno all’intervallo avanti, meritatamente, di due gol con Rebic e Ibrahimovic.Nella ripresa l’Inter firma l’impresa: Brozovic e Vecino pareggiano i conti nel giro di due minuti (51′ e 53′), poi De Vrij incorna la rete del sorpasso al 70′. Nel finale anche Lukaku mette la firma di testa.Il calcio è una grande, infinta, studenda incognita, spesso come la vita.15 giorni fa, al termine di Inter-Cagliari, si vedevano all’orizzonte solo oscuri presagi, 4 pareggi consecutivi, Martinez espulso, la Juve che avrebbe vinto a Napoli e sarebbe andata a +7, la Lazio che vinceva il derby e superava l’Inter perché poi vinceva facile il recupero con il Verona, campionato finito, perché poi laJuve vinceva facile a Verona, insomma l’Inter non arrivava nemmeno terza, ma quarta, e il bello che tutte queste “ sciagure” non erano solo gli anti-interisti che le prevedevano, ma anche gli interisti, che, abituati sempre al peggio, si trasformano in Inter-Tristi.E invece ecco che alla fine del tunnel cera una luce, e non era quella di un treno che ti travolge, ma quella di Conte, che non distrugge le squadre, ma le stravolge, gli ruba l’anima, sa toccare i toccare i punti giusti dei suoi giocatori, li sa spremere, ricavandone sempre il massimo, e , a differenza di quello che sostengono i suoi detrattori,( spesso ciarlatani) non distrugge le squadre, o meglio, distrugge le squadre…che incontra.Se il povero Peppino Prisco fosse ancora vivo, forse questa sera avrebbe detto:” eh noi interisti siamo così, giochiamo il primo tempo per far felici gli anti-interisti e il secondo tempo per far felici i veri interisti!”LA PARTITAEsistesse un modo migliore per tornare in vetta al campionato, non ditelo ai tifosi dell’Inter.La squadra di Conte, irriconoscibile per un tempo e straripante nell’altro, si è presa in un colpo solo derby e primato in classifica (condiviso con la Juve, ma con i bianconeri avanti per lo scontro diretto) nella maniera più emozionante possibile, cadendo nel baratro delle stalle al firmamento delle stelle.Il 4-2 finale fotografa l’andamento di una partita dai pazzesca, incredule, emozionante, come solo il calcio riesce a farti vivere, farà dai due volti, comandata e chiusa sullo 0-2 dal Milan nel primo tempo, sulle ali di Ibrahimovic, e dominata dall’Inter nella ripresa con quattro gol a dare un chiaro segnale a Juventus e Lazio.La vendetta perfetta di quel marzo 2004 quando fu il Milan a rimontare nella ripresa uno 0-2 all’intervallo.Eppure a San Siro si è visto davvero di tutto, uno spettacolo incredibile prima sugli spalti e poi in campo.Nella serata del ritorno di Ibrahimovic ( diventato oggi il vecchio marcatore del derby) in un palcoscenico ben noto allo svedese, sotto quella Nord che prima lo ha amato e poi odiato, lo svedese non ha tradito le attese e per tutto il primo tempo è stato il Milan a fare la partita, con convinzione, tecnica e personalità.Un po’ a sorpresa, quasi sorprendente quanto l’arrendevolezza e le poche idee dell’Inter di Conte chiamata ad approfittare dello scivolone della Juventus e a rispondere al successo della Lazio.Nel primo tempo però sono stati i rossoneri a dominare la scena, macinando occasioni (potenziali, spesso ribattute) e sfiorando il gol già al 9′ con un palo di Calhanoglu.Le uniche chances per l’Inter sono arrivate con Vecino e Godin, ma prima dell’intervallo Ibrahimovic ha sigillato la sua supremazia regalando a Rebic il gol da due passi per lo 0-1, saltando in testa a Godin, e firmando in prima persona il raddoppio, approfittando degli interventi imprecisi di Padelli, che fa rimpiangere, eccome, l’assenza di Handanovic.Nella ripresa, proprio come nel 2004 a colori invertiti, è cambiato tutto.Nonostante un approccio positivo del Milan nei primi minuti, già al 51′ è arrivato l’episodio che ha fatto saltare il banco, smascherando i ragazzi di Pioli e ridando a quelli di Conte un coraggio incredibile: un gran gol di destro al volo di Brozovic per l’1-2. ( mancava il gol dal derby dell’andata).Da lì in poi il Milan è scomparso dal campo, smarrito e raggiunto già due minuti più tardi dal rimorchio vincente di Vecino dopo uno scatto al limite del fuorigioco in profondità di Sanchez.Per la rete del sorpasso si è atteso poi fino al 70′ quando prima Lukaku si è fatto deviare da Kjaer il destro a botta sicura, poi dal corner è arrivata l’incornata vincente di De Vrij.Nel finale spazio per un incredibile incrocio dei pali su punizione di Eriksen da distanza siderale e al palo di Ibrahimovic al 90′, di testa sovrastando Skriniar nell’unico spunto dello svedese nella ripresa.In pieno recupero poi Lukaku ha autografato la sfida per il 4-2 finale.Per l’Inter quarto derby consecutivo vinto, come non accadeva dal 1983.Ora all’orizzonte si vedono veramente tante luci, anche se la prossima gara sarà gara scudetto, a Roma con la Lazio.E parlare di gara scudetto in una partita che non gioca la Juve è veramente tanta roba. Rebic e Ibra dominano il primo tempo, poi Brozovic, Vecino e De Vrij rimontano da 0-2 a 4-2.L’Inter vince 4-2 il derby contro il Milan e si prende il primato in Serie A con una incredibile rimonta.Primo tempo dominato dai rossoneri che, dopo un palo di Calhanoglu, vanno all’intervallo avanti, meritatamente, di due gol con Rebic e Ibrahimovic.Nella ripresa l’Inter firma l’impresa: Brozovic e Vecino pareggiano i conti nel giro di due minuti (51′ e 53′), poi De Vrij incorna la rete del sorpasso al 70′. Nel finale anche Lukaku mette la firma di testa. Il calcio è una grande, infinta, studenda incognita, spesso come la vita.15 giorni fa, al termine di Inter-Cagliari, si vedevano all’orizzonte solo oscuri presagi, 4 pareggi consecutivi, Martinez espulso, la Juve che avrebbe vinto a Napoli e sarebbe andata a +7, la Lazio che vinceva il derby e superava l’Inter perché poi vinceva facile il recupero con il Verona, campionato finito, perché poi laJuve vinceva facile a Verona, insomma l’Inter non arrivava nemmeno terza, ma quarta, e il bello che tutte queste “ sciagure” non erano solo gli anti-interisti che le prevedevano, ma anche gli interisti, che, abituati sempre al peggio, si trasformano in Inter-Tristi.E invece ecco che alla fine del tunnel cera una luce, e non era quella di un treno che ti travolge, ma quella di Conte, che non distrugge le squadre, ma le stravolge, gli ruba l’anima, sa toccare i toccare i punti giusti dei suoi giocatori, li sa spremere, ricavandone sempre il massimo, e , a differenza di quello che sostengono i suoi detrattori,( spesso ciarlatani) non distrugge le squadre, o meglio, distrugge le squadre…che incontra. Se il povero Peppino Prisco fosse ancora vivo, forse questa sera avrebbe detto:” eh noi interisti siamo così, giochiamo il primo tempo per far felici gli anti-interisti e il secondo tempo per far felici i veri interisti!” Esistesse un modo migliore per tornare in vetta al campionato, non ditelo ai tifosi dell’Inter.La squadra di Conte, irriconoscibile per un tempo e straripante nell’altro, si è presa in un colpo solo derby e primato in classifica (condiviso con la Juve, ma con i bianconeri avanti per lo scontro diretto) nella maniera più emozionante possibile, cadendo nel baratro delle stalle al firmamento delle stelle. Il 4-2 finale fotografa l’andamento di una partita dai pazzesca, incredule, emozionante, come solo il calcio riesce a farti vivere, farà dai due volti, comandata e chiusa sullo 0-2 dal Milan nel primo tempo, sulle ali di Ibrahimovic, e dominata dall’Inter nella ripresa con quattro gol a dare un chiaro segnale a Juventus e Lazio. La vendetta perfetta di quel marzo 2004 quando fu il Milan a rimontare nella ripresa uno 0-2 all’intervallo. Eppure a San Siro si è visto davvero di tutto, uno spettacolo incredibile prima sugli spalti e poi in campo.Nella serata del ritorno di Ibrahimovic ( diventato oggi il vecchio marcatore del derby) in un palcoscenico ben noto allo svedese, sotto quella Nord che prima lo ha amato e poi odiato, lo svedese non ha tradito le attese e per tutto il primo tempo è stato il Milan a fare la partita, con convinzione, tecnica e personalità. Un po’ a sorpresa, quasi sorprendente quanto l’arrendevolezza e le poche idee dell’Inter di Conte chiamata ad approfittare dello scivolone della Juventus e a rispondere al successo della Lazio.Nel primo tempo però sono stati i rossoneri a dominare la scena, macinando occasioni (potenziali, spesso ribattute) e sfiorando il gol già al 9′ con un palo di Calhanoglu.Le uniche chances per l’Inter sono arrivate con Vecino e Godin, ma prima dell’intervallo Ibrahimovic ha sigillato la sua supremazia regalando a Rebic il gol da due passi per lo 0-1, saltando in testa a Godin, e firmando in prima persona il raddoppio, approfittando degli interventi imprecisi di Padelli, che fa rimpiangere, eccome, l’assenza di Handanovic. Nella ripresa, proprio come nel 2004 a colori invertiti, è cambiato tutto. Nonostante un approccio positivo del Milan nei primi minuti, già al 51′ è arrivato l’episodio che ha fatto saltare il banco, smascherando i ragazzi di Pioli e ridando a quelli di Conte un coraggio incredibile: un gran gol di destro al volo di Brozovic per l’1-2. ( mancava il gol dal derby dell’andata).Da lì in poi il Milan è scomparso dal campo, smarrito e raggiunto già due minuti più tardi dal rimorchio vincente di Vecino dopo uno scatto al limite del fuorigioco in profondità di Sanchez.Per la rete del sorpasso si è atteso poi fino al 70′ quando prima Lukaku si è fatto deviare da Kjaer il destro a botta sicura, poi dal corner è arrivata l’incornata vincente di De Vrij. Nel finale spazio per un incredibile incrocio dei pali su punizione di Eriksen da distanza siderale e al palo di Ibrahimovic al 90′, di testa sovrastando Skriniar nell’unico spunto dello svedese nella ripresa.In pieno recupero poi Lukaku ha autografato la sfida per il 4-2 finale.Per l’Inter quarto derby consecutivo vinto, come non accadeva dal 1983.Ora all’orizzonte si vedono veramente tante luci, anche se la prossima gara sarà gara scudetto, a Roma con la Lazio.E parlare di gara scudetto in una partita che non gioca la Juve è veramente tanta roba.