A PROPOSITO DEL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI E LE MOTIVAZIONI DEL VOTARE NO
Mi sto un po’ informando sul referendum per il taglio dei parlamentari. Premesso che considero la questione di rilevanza abbastanza secondaria per il Paese (nelle priorità metterei questo dibattito dopo tutto quello che riguarda diritti sociali e civili, ambiente, redistribuzione, innovazione etc etc etc) a occhio credo che voterò no. Non mi piace la riduzione della rappresentanza (mi pare di capire che diventeremmo il Paese Ue con il peggior rapporto numerico eletto-elettori) e penso che per intervenire sui costi della politica sarebbe più saggio tagliare del 36,5% lo stipendio dei parlamentari anziché il loro numero. In più la penso come Roberto Fico quando insediandosi insistette sul Parlamento che deve «ritrovare la centralità che gli è garantita dalla Costituzione», e lo penso ancor di più adesso che invece è di nuovo sotto attacco con scemenze tipo “il sindaco d’Italia”, che poi vuol dire solo trasferire poteri da un organo collegiale ampio a un singolo Capo.
