DALLA PARTE DELLA LAMORGESE. IERI, OGGI DOMANI. SEMPRE

DALLA PARTE DELLA LAMORGESE. IERI, OGGI DOMANI. SEMPRE

Cogl**na e incapace”, “Traditrice, ci riempi di me**da islamico-africana”, “Vattene in Africa”, “Vecchia put***na”, “Dobbiamo schiacciarla come uno scarafaggio” (questo commento di una donna), “Vacca”, “Attenta schifosa…stai giocando con il fuoco”. Nel bel mezzo di questa crisi ci stiamo perdendo l’ultima ondata di osceni insulti e violente minacce rivolta verso di lei, Luciana Lamorgese. Il motivo? Perché la Lamorgese si è rifiutata di assecondare la mossa di Musumeci, che invocando il rischio epidemia non voleva far sbarcare dei disperati da una ong. Ed ha invece invece assegnato loro un porto sicuro a Messina. Quindi la sassaiola. Ma stavolta persino più virulenta. Più aggressiva e oscena. Perché chi l’ha scatenata ha saputo toccare i tasti giusti, mescolando crisi coronavirus con odio verso lo straniero. E ottenendo quindi questo “bel risultato”: giù botte ad una donna, una servitrice dello Stato che si è solo rifiutata di far patire a degli esseri umani. Perché in fondo l’obiettivo è proprio questo: punire chi si dimostra un po’ più umano. Chi non si piega a delle logiche di propaganda violenta e assurda. Ma anche noi non ci pieghiamo. E stiamo dalla parte della Lamorgese. Ieri, oggi domani. Sempre.