COMANDA LA LAZIO

Venti anni dopo, la Lazio ritrova la vetta della classifica. L’ultima volta dei biancocelesti così in alto, si perde nella notte dei tempi. Era quella la fantastica lazio di Sergio Cragnotti e di Sven Goran Eriksson, dell’ultimo scudetto e di un gioco che aveva affascinato il mondo. Oggi gli uomini di Inzaghi sono tornati a stupire. Come contro il Bologna. Un primo tempo da stropicciarsi gli occhi, automatismi perfetti, due gol deliziosi di re Luis Alberto e di Correa. Tutto bellissimo. Poi la Lazio ha tirato i remi in barca, è riemerso il Bologna, annichilito nei primi 45 minuti, che nella ripresa è andato vicino al pareggio e che può recriminare per due gol annullati, entrambi dubbi. Ma una Lazio così non avrebbe avuto paura di rigettarsi nella mischia e tornare in vantaggio, ne siamo sicuri. Quella attuale è una Lazio concentrata a tal punto che ormai non ha paura di nessuno.Tutta questione di testa. In effetti quello che negli ultimi tre anni era stato il grave problema della squadra, sembrerebbe finalmente risolto . Per capire di cosa stiamo parlando, basti ricordare lo sciagurato secondo tempo in Europa League contro il Salisburgo e il quarto posto sfumato all’Olimpico contro l’Inter, dopo aver dominato quasi tutta la partita. Ecco, quella Lazio lì giocava un gran calcio ma si scioglieva nei momenti topici. Adesso invece gestisce le partite in maniera perfetta. Continuando così, lo scudetto non è più davvero solo un sogno. Inutile nascondersi. Intanto , in attesa della Juve e dell’Inter, la Lazio è prima. Poteva esserlo, prima, per una trentina di ore, lo sarà almeno per una settimana, complice il rinvio del derby d’Italia. E anche oggi ripetiamo la frase delle ultime settimane: alzi la mano chi era convinto che l’aquila potesse volare così in alto in cielo, a inizio campionato. No, probabilmente, nessuno credeva ad una impresa simile. Comunque finisca il campionato, complimenti ad Inzaghi e ai suoi uomini.