LE MIE 9 DEMOCRATICHE OBIEZIONI ALLA CHIUSURA DI LOMBARDIA E ALTRE PROVINCE

LE MIE 9 DEMOCRATICHE OBIEZIONI ALLA CHIUSURA DI LOMBARDIA E ALTRE PROVINCE

Questo – secondo Repubblica – il decreto che mette Lombardi e limitrofi – di fatto ai domiciliari. “Nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria sono adottate le seguenti misure: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori di cui al presente articolo, salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”. Premetto che ieri il Presidente dell’Istituto superiore di Sanità Brusaferro dichiarava: “Chiudere l’intera Lombardia non avrebbe senso”. Opinione di uno dei massimi esperti e responsabili in materia, a cui, modestamente, aderisco. E con la quale risponderò agli insulti vergognosi che da ieri sera sto subendo perchè democraticamente esprimo il mio parere su questa misura, parere identico a quello del Presidente dell’Istituto superiore di Sanità. Detto questo… dai domiciliari di casa mia – che rispetterò nel modo più rigoroso (non sono come evasori e obiettori di coscienza vari, molti dei quali oggi ci fanno la morale) – 9 considerazioni: 1. stiamo parlando di un virus arrivato in Italia dalla Cina attraverso la Germania. Un virus oramai diffuso in tutta Europa, già diffuso in tutta italia. Ma noi chiudiamo la Lombardia e limitrofi. 2. si obietta che la mortalità di questo virus è funzione del numero tamponi: il valore fra 3 – 4% può diventare o molto più alto o molto più basso in funzione di quanti tamponi si fanno, a perfetta parità di decessi. Tanto che in Corea dove hanno fatto tamponi generalizzati la mortalità è risultata dello 0,5%. 3. Superata l’obiezione 2 (non si conosce affatto la effettiva mortalità del virus, che per certo è inferiore al 3-4%, in Corea dello 0,5%) gli instant expert ci dicono che il problema sono gli ospedali e i posti in rianimazione. Perfetto. E per fare più posti in ospedale si chiude la Lombardia? Per fare più posti in ospedale si requisisce capacità produttiva e si mettono miliardi nella attività. 4. La zona rossa di Codogno e dintorni ha dimostrato l’inefficacia di controllare la diffusione di un virus dopo che lo stesso è già uscito. Vedremo nei prossimi giorni quanti casi si svilupperanno in Europa e in Italia. Prevedibilmente molti. Ma la Lombardia è chiusa e io sono intanto ai domiciliari. 5. nel frattempo in Lombardia le persone per vivere devono lavorare e non tutti hanno lavori fattibili a casa. E da buoni domiciliari con buona condotta andranno in permesso a lavorare. Poi torneranno a casa. Finirà secondo voi il contagio? Evidentemente no… 6. Ometto commenti sulla parte del decreto, vedremo il testo definitivo, che lascierebbe ad esempio aperti ristoranti: quindi andare a ristorante sarebbe coerente col divieto assoluto di spostamento “salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”… quindi al ristorante, per dire, uno ci andrebbe “per indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”? Se le parole hanno un senso questo significa in lombardo schisceta… 7. chiudono la Lombardia e le altre Province. Avete presente quanti militari, quanta polizia serve per applicare questo decreto? Una MAREA. Ma le risorse gigantesche da versare per questo controllo non era più efficace versarle in investimenti in nuove sale rianimazione? 8. chiudono la Lombardia e le altre Province. Avete idea dell’impatto economico e sociale di questo intervento? Si stanno affossando migliaia e migliaia di attività produttive, posti di lavoro, investimenti… Tutti questi costi si tradurranno – oltre che in miseria, povertà e disoccupazione (non si parla di profitti o “denaro”, si parla della vita rovinata alla povera gente, quelli che pagheranno queste misure) – in un calo drastico delle entrate per lo stato. Calo che pagheremo con minore sanità, minore assistenza, minori servizi… più morti. 9. Molti soloni (soprattutto quelli che non sono toccati da questi provvedimenti) si appellano, in modo solenne, alla presunta unanime “sentenza” inappellabile della scienza. A questi ribadisco che IERI il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Brusaferro dichiarava: “Chiudere l’intera Lombardia non avrebbe senso ” Più umilmente noto e che il virus c’è anche in Germania, ma la Baviera non è chiusa, che il virus c’è anche in Francia, ma Parigi non è chiusa, quindi trattasi di non unanime scienza Lombardo-Veneta.