ESERCITO SIRIANO, O LA BORSA O LA LEVA

ESERCITO SIRIANO, O LA BORSA O LA LEVA

La “multa” era stata fissata in una somma pari a 8 mila dollari già nel 2014. Ma prima dell’ultimo emendamento, il sequestro (che allora investiva sia i beni mobili sia quelli immobili) era solo cautelativo. Serviva, tale sospensione, a capire che cosa sarebbe successo dopo. La persona in questionepoteva tornare in Siria e fare il servizio militare(cioè andare al fronte) oppure potevatornare in Siria ed evitare la coscrizione pagando i famosi 8 mila dollari. Terza ipotesi: la persona non tornava in Siria e non pagava, lasciando così i propri beni (immobili, si presume) alla mercé del sequestro. Ora il sequestro diventa immediato, senza preavviso ed effettivo. La ragione è chiara. Un laureato che, esauriti i rinvii per ragioni di studio, parte per la leva, entra nell’esercito con il grado e il salario del tenente. Nel 2007, quando la legge fu promulgata, la multa per non partire soldato era pari a 35 mesi di paga da tenente.Ora, dopo la guerra e la svalutazione della lira siriana rispetto al dollaro, a 132 mesi.Chi può permettersi un simile salasso? Così, ai giovani siriani, restano queste alternative:scappare, e mettere così a rischio i beni della famiglia; oppure andare al fronte.Lo Stato invece è garantito. Se il giovane parte militare, l’ufficio leva dell’ esercito siriano ha una recluta in più. Se non parte, l’ufficio giudiziario può procedere al sequestro esecutivo dei suoi beni e con quelli finanziare le campagne militari.