CORONAVIRUS, CATASTROFE AMERICANA
Gli USA sono diventati, in pochi giorni, il paese che conta più malati di Covid-19 al mondo. Io ne avevo parlato in un post del 2 Marzo, 25 giorni fa, quando ancora i contagi sul suolo statunitense erano ancora pochissimi, e avevo scritto che gli USA erano esposti a un rischio enorme. Ma in realtà non serviva un veggente per capire che, in un paese dove la sanità è quasi totalmente privata (e, nel momento in cui il virus si stava diffondendo, i tamponi si pagavano più di 3000$), sarebbe andata a finire così. In breve tempo, temo che i numeri degli Stati Uniti siano ancora destinati a crescere esponenzialmente e che le strutture sanitarie non possano bastare. Tanto è vero che i singoli Stati degli USA si sono già dati delle “regolette” per decidere chi ha diritto o meno a una terapia intensiva.Nel Tennessee, ad esempio, se sei malato di atrofia muscolare spinale non hai diritto a un respiratore, in Minnesota non ti intubano se hai la cirrosi epatica o problemi di cuore, in Michigan hanno la precedenza coloro che svolgono lavori “essenziali” (leggi: anche politici e/o ricchi imprenditori). Per questo motivo, Trump (che seguita a dire che il Covid è poco più di un’influenza) ha dichiarato che è sua intenzione riaprire tutto entro Pasqua.Perché ormai il virus non si può contenere, ma d’altra parte l’economia non si può fermare. E questo, ovviamente, equivale a milioni di contagiati.Decine di migliaia di morti.Sacrificati sull’altare del profitto. Questo è il paese che si autodefinisce “leader del mondo libero”. La prossima volta che qualcuno vi parlerà di “modello americano”, sappiate che vi sta proponendo questa roba qui.
