L’ITALIA DELLA PALLANUOTO MASCHILE CAMPIONE DEL MONDO. POKER PER IL SETTEBELLO
A Gwangju (in Corea del Sud), Il Settebello ha battuto in finale la storica antagonista Spagna, con il risultato di 10-5.L’Italia della pallanuoto è campione del Mondo per la quarta volta nella storia. Gli azzurri hanno dominato per tutta la partita. L’Italia chiude la prima metà della gara in vantaggio 5-3, grazie alla doppietta iniziale di Echenique e le reti di Figlioli, Dolce e Renzuto. Dopo un lungo intervallo nel secondo tempo arriva il gol del 6-3, in parità numerica, messo a segno dal veterano Matteo Aicardi.Il Settebello tiene le redini del gioco e la Spagna è in totale confusione. Vincenzo Dolce firma il gol della fuga, 7-3.Il capitano Francesco Di Fulvio mette a segno un contropiede solitario per l’8-3. Arriva la reazione iberica quasi in sordina, con l’uomo in più: è Guell che accorcia la distanza(8-4) sul finire del terzo parziale. Nel quarto tempo Di Somma viene espulso, ma il Settebello non molla e anche se in inferiorità numerica, trova il gol capolavoro di Stefano Longo. È il massimo vantaggio 9-3 a meno di 5 minuti dal termine. Un finale da cardiopalma, la Spagna, in superiorità numerica, mette a segno due gol consecutivi per il 9-5. Gli ultimi 2 minuti sono un capolavoro di tecnica degli uomini del Ct Campagna. Con 60 secondi dalla fine Bodegas sigla il gol della vittoria definitiva, 10-5. E nell’esultanza generale il Settebello vince in maniera netta e si pone sul tetto del mondo. Un successo enorme per gli azzurri che hanno saputo uniformarsi alle nuove regole introdotte nell’ultimo anno, compresa la Var, per rendere la pallanuoto moderna con un gioco più veloce e meno statico.I quattro volte campioni del mondo, durante la premiazione, con le medaglie d’oro al collo e la felpa della tuta indosso, non hanno resistito, la gioia ha avuto la meglio sull’etichetta e l’esultanza è iniziata prima dell’inno con un tuffo in piscina con tanto di coppa. Per l’Italia della pallanuoto maschile è il quarto titolo iridato dopo quello di Berlino 1978, Roma 1994 e Shanghai 2011.
