L’ETERNO PARLARE DI CHI HA PERSO IL SENSO DELLA VERGOGNA

L’ETERNO PARLARE DI CHI HA PERSO IL SENSO DELLA VERGOGNA

“Se ne sentiva la mancanza! Potremmo inviare Prodi per una bella trattativa con l’Europa, visti i grandi successi del passato……”. Così Salvini commenta sprezzante l’idea di Bonaccini di chiamare Romano Prodi come aiuto per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna. Lo mette alla gogna sui social e cinicamente lo sfotte: “visti i grandi successi del passato in Europa…”. Capito? Lui, che da eurodeputato prima e ministro poi l’Europa non l’ha vista neanche con il binocolo. Lui, che si è fatto pubblicamente umiliare al Parlamento Europeo da un collega che lo accusava “di non vederlo mai”. Lui, che ha saltato quasi tutte le riunioni europee da ministro. Lui, commenta ironicamente “i grandi successi in Europa” degli altri. Ecco. Prodi può essere politicamente vicino o distante da molti. C’è libertà di pensiero. Ma che un Salvini, uno che davvero non ha mai ottenuto mezzo risultato e da decenni campa sulle spalle dei contribuenti registrando assenteismi da record, ironizzi sui risultati di un professore universitario con 39 lauree, e lo prenda in giro perché a ottant’anni ha deciso di dare una mano, non è solo grottesco Ma davvero uno dei più brillanti esempi di come questi soggetti non capiscano più quanto si rendono ridicoli a fare certe affermazioni. Perché hanno ormai perso da molto un qualcosa. E quel qualcosa è il più il basilare senso di vergogna