PRIMAVERA, MILAN-ROMA 5 A 2: UNA DISFATTA CHE PUO’ COSTARE LO SCUDETTO
Capisco che i romanisti ci credano ancora, lo farei anch’io al posto loro. Però perdere 5-2 non è una bella cosa. E’ una disfatta, una capitolazione sportiva che può costare uno scudetto. Il 28 marzo del 1965 l’Inter di Herrera e il Milan di Liedholm si giocavano lo scudetto in un derby di ritorno che valeva sostanzialmente il titolo. Il Milan era stato in fuga per quasi tutto il campionato, ma a Natale Herrera – che non a caso veniva chiamato “il Mago” – lanciò la profezia: a gennaio li riprendiamo. Sbagliò: li riprendemmo appunto a marzo, schiantandoli in un derby irripetibile. Ricordo come fosse oggi (e avevo solo 7 anni…) che quella domenica i miei genitori mi portarono in gita fuori Milano. All’inizio dei secondi tempi, quando iniziava anche la mitica trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”, chiedemmo il risultato a un tizio che aveva la radio e ci disse che stavano 1-1. Era effettivamente il risultato del primo tempo, con gol di Jair e Amarildo. Dopo una mezz’ora, o poco più, incontrammo un altro tizio con la radio, ponemmo la stessa domanda e la risposta ci lasciò stupefatti: l’Inter vinceva 5-2! In questo filmato potete vedere i nostri gol: vi prego di apprezzare la maglia da trasferta dell’Inter, con la striscia diagonale (bellissima!), e le ferree marcature messe in atto dalla difesa del Milan (ma chi l’ha detto che in Italia si giocava con il catenaccio?). Vincemmo lo scudetto e poi la Coppa dei Campioni. Fu un 1965 magico. Perdemmo la Coppa Italia, in finale con la Juve. Per il triplete avremmo dovuto aspettare 45 anni, ma ne è valsa la pena.
