DI PECCATI E PECCATORI
E’ mortificante per l’intelligenza umana vedere come chi ha una qualsiasi voce in capitolo, dal capo dell’opposizione alla fronda interna al governo e poi giù fino alla più scalcinata celebrity e al più striminzito dei blogger, concentri la propria attenzione non sugli errori commessi ma su chi ha sbagliato. Magari fosse sufficiente individuare un colpevole e cacciarlo via per rimediare. Gli errori più drammatici di questa crisi non hanno un solo padrema sono invece figli di un sistema sbagliato che nell’emergenza è letteralmente saltato per aria. Macroscopico è il fallimento della catena di comando nella Sanità, disperante l’inefficienza della Protezione Civile, insulsa la Programmazione delle produzioni, agghiacciante la faziosità dell’Informazione, carente l’efficacia delle Forze dell’Ordine, raffazzonata la Distribuzione dei beni di largo consumo, medioevale l’apparato carcerario, fuori controllo le case di riposo, mortale l’apparato burocratico, ingessato il sistema bancario, selvaggio quello finanziario. Queste falle di sistema non ci hanno colato a piccosoltanto per la somma delle abnegazioni individualied è a queste falle che occorre mettere mano prima che altri Covid ci colpiscano. Puntare il dito contro questo o quello può servire soltanto al popolo per sfogare la propria frustrazione e alla politica per incassare prima della scadenza indebiti interessi su investimenti mai fatti. Ci sarà tutto il tempo per crocifiggere i colpevoli, sprecare energie per farlo ora mentre siamo ancora in ginocchio è semplicemente da imbecilli. Per questo sono soddisfatto di Conte e del suo improbabile governo, salvo qualche eccezione stanno tirando dritto per la loro strada senza lasciarsi distrarre dal vociare sconnesso di tutti gli altri.
