IL FUTURO DI CONTE PASSATA L’EMERGENZA CORONAVIRUS

IL FUTURO DI CONTE PASSATA L’EMERGENZA CORONAVIRUS

L’avvocatoGiuseppe Conte, attualmente premier del governo italiano, nasce in un paesino di 410 persone che si chiamaVolturara Appula, forse l’unico nelFoggianodove non ho fatto comizi, e che secondo Wikipedia trae il suo nome dal fatto che la radice di Volturara è nel latinovulturche vuol dire avvoltoio L’avvocato Conte è figlio di unsegretario comunale, quindi fa parte della buonaborghesia di provincia. Si sposta per gli studi nella Daunia, da Candela aSan Giovanni Rotondo, di qui l’innamoramento per il fascistissimo padre Pio, quindi va a San Marco in Lamis un paese in cui è stato stampato, da due fratelli, un gigantesco vocabolario che traduce in sanmichelese le parole italiane e viceversa. L’avvocatoGiuseppe Conte, attualmente premier del governo italiano, nasce in un paesino di 410 persone che si chiamaVolturara Appula, forse l’unico nelFoggianodove non ho fatto comizi, e che secondo Wikipedia trae il suo nome dal fatto che la radice di Volturara è nel latinovulturche vuol dire avvoltoio. L’avvocato Conte è figlio di unsegretario comunale, quindi fa parte della buonaborghesia di provincia. Si sposta per gli studi nella Daunia, da Candela aSan Giovanni Rotondo, di qui l’innamoramento per il fascistissimo padre Pio, quindi va a San Marco in Lamis un paese in cui è stato stampato, da due fratelli, un gigantesco vocabolario che traduce in sanmichelese le parole italiane e viceversa. Poi l’avvocato Conte spicca il volo di laurea e frequenta quellaVilla Nazarethdi cui si sa poco non perché sia un luogo segreto, piuttosto perché, in anni di Seconda Repubblica, lì ilmondo cattolico politicoformava i suoi quadri. Quando arrivò al potere sembrò che l’ascesa resistibile dell’avvocato dauno – che parla unitaliano molto curatoper evitare che gli sfuggano dialettismi (come fa il salentino Antonio Caprarica per mascherare la sua pugliesità) – fosse frutto del caso, e forse lo fu. E sembrò che lui stesso sarebbe stato una marionetta, e per qualche tempo lo fu, insomma un uomo che sarebbe presto sparito malgrado Villa Nazareth e il sodalizio con l’avvocato Alpa. Tuttavia finché il premier sconosciuto con la fidanzata bellissima restava nell’ombra del profluvio di alcol che veniva dal ministro dell’Interno, nessuno protestò, tanto meno ipreziosissimi commentatori, interni e esterni, delCorriere della sera(ne avessero mai azzeccata una!). I guai per il povero avvocato nacquero quando, sulla scia di unascelta sciaguratadiMatteo Salvini, in ben due discorsi parlamentari (non in interviste o retroscena transatlantici) mise sotto accusa il leader della Lega e dette vita con ilPdalnuovo governopiegando la resistenza dell’ala più ottusa delMovimento 5 stelle. Non fu facile. Quelli che oggi “non” protestano perViktor Orban, che accorrono in difesa diDonald Trump, si sentirono tutti Fratelli Rosselli di fronte alvoltafaccia parlamentare. Un altro personaggio sarebbe caduto stremato di fronte alla marea di insulti. Conte no. Poi è arrivato ilcoronavirusche ha avuto due stagioni. Nella prima quasi tutti hanno sottovalutato, poi alcuni, ma non tutti, lo hanno preso sul serio. L’Italia ha preso sul serio, ha fatto dacavia occidentalee ha combattuto, spesso in solitudine, la sua battaglia con unasanità pubblicamortificata ma piena di eroi. Oggi forse si vede una lucetta. Intanto Conteannuncia il suobazooka economicoe aspetta di capire se con l’Europac’è un margine o è proprio finita. L’avvocatoGiuseppe Conte, attualmente premier del governo italiano, nasce in un paesino di 410 persone che si chiamaVolturara Appula, forse l’unico nelFoggianodove non ho fatto comizi, e che secondo Wikipedia trae il suo nome dal fatto che la radice di Volturara è nel latinovulturche vuol dire avvoltoio. L’avvocato Conte è figlio di unsegretario comunale, quindi fa parte della buonaborghesia di provincia. Si sposta per gli studi nella Daunia, da Candela aSan Giovanni Rotondo, di qui l’innamoramento per il fascistissimo padre Pio, quindi va a San Marco in Lamis un paese in cui è stato stampato, da due fratelli, un gigantesco vocabolario che traduce in sanmichelese le parole italiane e viceversa. Poi l’avvocato Conte spicca il volo di laurea e frequenta quellaVilla Nazarethdi cui si sa poco non perché sia un luogo segreto, piuttosto perché, in anni di Seconda Repubblica, lì ilmondo cattolico politicoformava i suoi quadri. Quando arrivò al potere sembrò che l’ascesa resistibile dell’avvocato dauno – che parla unitaliano molto curatoper evitare che gli sfuggano dialettismi (come fa il salentino Antonio Caprarica per mascherare la sua pugliesità) – fosse frutto del caso, e forse lo fu. E sembrò che lui stesso sarebbe stato una marionetta, e per qualche tempo lo fu, insomma un uomo che sarebbe presto sparito malgrado Villa Nazareth e il sodalizio con l’avvocato Alpa. Tuttavia finché il premier sconosciuto con la fidanzata bellissima restava nell’ombra del profluvio di alcol che veniva dal ministro dell’Interno, nessuno protestò, tanto meno ipreziosissimi commentatori, interni e esterni, delCorriere della sera(ne avessero mai azzeccata una!). I guai per il povero avvocato nacquero quando, sulla scia di unascelta sciaguratadiMatteo Salvini, in ben due discorsi parlamentari (non in interviste o retroscena transatlantici) mise sotto accusa il leader della Lega e dette vita con ilPdalnuovo governopiegando la resistenza dell’ala più ottusa delMovimento 5 stelle. Non fu facile. Quelli che oggi “non” protestano perViktor Orban, che accorrono in difesa diDonald Trump, si sentirono tutti Fratelli Rosselli di fronte alvoltafaccia parlamentare. Un altro personaggio sarebbe caduto stremato di fronte alla marea di insulti. Conte no. Poi è arrivato ilcoronavirusche ha avuto due stagioni. Nella prima quasi tutti hanno sottovalutato, poi alcuni, ma non tutti, lo hanno preso sul serio. L’Italia ha preso sul serio, ha fatto dacavia occidentalee ha combattuto, spesso in solitudine, la sua battaglia con unasanità pubblicamortificata ma piena di eroi. Oggi forse si vede una lucetta. Intanto Conteannuncia il suobazooka economicoe aspetta di capire se con l’Europac’è un margine o è proprio finita. Se doveva superare gli esami, si può dire che gli ha superati. Errori quanti ne volete, soprattutto nellacomunicazionee soprattutto nel non voler affermare di fronte alleRegioniil primato di Roma. Tuttavia i suoi contraddittori sono stati povera cosa. Pensate a quella grande regione che è laLombardiain mano a due scappati di casa comeAttilio Fontanae il suoassessore. Ora Conte sta arrivando a un punto importante della sua vita personale e pubblica. Può portare con determinazione il Paese fuori dall’epidemiae a un passo dall’avvio dellaricostruzione,fondare un partitoe tentare la carta politica-politica. Molti gliel’hanno giurata. Il suo successo ha creatoodi trasversali. Io sono perché unostatistasi confronti congesti storiciche provocano effetti storici. E il gesto storico è quello di dire: «Vi ho portato fin qui, avete visto tutto, errori e cose buone. Ora vado via. Sto un po’ in disparte. Se volete richiamatemi». Si vedrebbe allora che questo Paese ha una soluzione solo con unaleadershipche abbia ilvoto del parlamentoma che non abbia nessun leader politico al proprio interno. Alcuni esponenti della maggioranza hanno fatto una ottima figura. L’opposizioneha fatto pena. Se il Paese, quando voterà, sceglierà Vittorio Feltri e Salvini il nostro futuro è la Lombardia: frase che pochi mesi fa sarebbe stata di auspicio, oggi no.