LE DECISIONI EUROPEE ASPETTANO LA MAGGIORANZA AL VARCO

LE DECISIONI EUROPEE ASPETTANO LA MAGGIORANZA AL VARCO

Le soluzioni che si prospettano in UE per fronteggiare la crisi prevedono diversi strumenti: BEI, MES, SURE, eventuale “Fondo per la rinascita”.Da come verranno accolte nella maggioranza si capirà se questo governo ha un futuro oppure no. La questione da capire è se M5S è disposto a “diventare grande”, a diventare europeista, oppure se vorrà continuare nella pratica populista di assecondare alcuni sentimenti popolari, anche se indotti da altri.Sì perché i MES è diventato, grazie ad una propaganda fasulla ed asfissiante della Lega, sinonimo di “mostro di Rostov” ma il MES che sarà usato per questa crisi sarà molto diverso visto che le “condizionalità” saranno ridotte solo alla destinazione della spesa (ad investimenti sanitari per esempio). Quindi se M5S avrà voglia di impegnarsi in una contro-narrazione verso l’Europa, verso il MES vorrà dire che questo paese potrà salvarsi, altrimenti cadrà il governo e l’uomo nero ci farà piombare in un abisso senza fondo. Sulla trattativa in corso in Europa dovete stare molto attenti alle parole. Tutti vogliamo gli EUROBOND, benissimo. Nei prossimi giorni ci sarà chi vi dirà che quelli approvati all’eurogruppo, al Consiglio, non siano eurobond “veri” o non siano eurobond “giusti” per uscire dalla crisi.Non fatevi prendere per i fondelli: “eurobond” è una parola generica, ed indica obbligazioni comuni emesse da uno qualsiasi delle istituzioni europee.Quindi:-la BEI per finanziarsi emette eurobond da anni,-il MES e gli altri fondi salva-stati emettono eurobond da anni,-la Commissione col programma SURE emetterà eurobond,-un eventuale “fondo per la rinascita” emetterà eurobond,che sono diversi da:-gli eurobond immaginati per mutualizzare parte del debito già esistente degli stati,-gli EuroUnionBond immaginati da Prodi e Quadrio Curzio,-gli EuroBill immaginati da altri economisti. Ma tutto va bene: l’importante è iniziare PER LA PRIMA VOLTA, con un programma congiunto di debito europeo e soprattutto trasformarlo in qualcosa di permanente, insieme a tasse europee e capacità autonoma di spesa che deve essere conferita ad un Ministro dell’economia europeo: istituzione che manca e che deve affiancare la BCE in futuro.