TAGLIO STIPENDI: VOLANO GLI STRACCI FRA LEGA E AIC

TAGLIO STIPENDI: VOLANO GLI STRACCI FRA LEGA E AIC

Come avevamo del resto anticipato, ora, dopo la delibera della Lega Pro di Serie A in merito al taglio dei compensi, con la quale veniva ratificato all’unanimità, Juventus escluso per aver risolto la questione direttamente con i propri tesserati, che si opererà una decurtazione del 17/100 lordo qualora si concludesse il campionato e del 33/100 nel caso non si ripartisse, tale decisione ha fatto saltare il banco e non ha tardato ad arrivare la risposta di Tommasi. Serie A, l’AIC contro la proposta della Lega sugli stipendi: “Vergognosa e irricevibile”Dura risposta dell’Assocalciatori alla proposta dei club: “Si vuol far pagare solo ai calciatori i danni della crisi” A poche ore dalla proposta è arrivata la risposta dell’Assocalciatori ed è stata tutt’altro che conciliante: “È una proposta vergognosa e irricevibile – ha detto il vicepresidente Umberto Calcagno all’Ansa – È chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi”. Poco dopo ha rincarato la dose anche il presidente Tommasi: “I giocatori stavano già trattando, questo comportamento mi pare una follia”. Il braccio destro di Damiano Tommasi ha dunque bocciato senza mezze misure la linea sposata dai club con voto unanime nell’Assemblea di Lega di lunedì mattina. L’AIC sembra ancora intenzionata a dare battaglia, tanto che Calcagno ha evidenziato come “l’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori”.Il confronto si preannuncia ancora lungo. Poco dopo è intervenuto anche il numero uno del sindacato: “Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando in realtà a tu per tu con i giocatori i singoli club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante – ha rincarato la dose Tommasi – Come ha detto Messi, non riesco a capire la logica imprenditoriale alla base di questo comportamento: mettere in cattiva luce i giocatori, principali protagonisti dello spettacolo, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi…mi pare una follia”. In effetti non ci è chiara la posizione e la delibera presa dalla Lega, anzitutto perché si basa su ipotesi, se si rigiocherà…se non si rigiochera’ che si appoggia su zero certezze, eppoi i club stavano già trattando con le squadre e quindi non serviva una tale posizione anche perché trattandosi di accordi privati , servirà comunque il consenso del singolo calciatore, almenoche’ il campionato non riprenda più, allora va da se che, non potendo poi dare le prestazioni, i giocatori non potranno rivendicare i compensi per i mesi in cui non si è giocato. Qualcuno dirà ma è stato seguita una traccia indicata per prima dai calciatori dellaJuventus, ma in realtà, dietro alla rinuncia formale dei 4 mesi di stipendio ci sta’ un intelligente artifizio di bilancio: i giocatori hanno rinunciato realmente ad un mese di compensi, e con l’intesa ( non avendo giocatori a scadenza) che gli altri 3 mesi verranno spalmati nei contratti della stagione seguente: un modo arguto per alleggerire il bilancio 2019/20. Noi crediamo che le decisioni vadano prese a boccia ferme: si aspetti di vedere se il campionato verrà interrotto, e se si, se avverrà per un decreto governativo, si aspetti di capire se le Pay tv pagheranno le rate intere o pretenderanno uno sconto, si faccia un conto vero dei danni subiti e si vada dai calciatori con dati certi e non presunti, poi crediamo che pure loro sapranno fare la loro parte, altrimenti finisce che anche Società che ancora non avevano pagato stipendi ed imposte di Gennaio poi cerchino di usufruire di tale situazione e non ci sembra giusto. Sara un caso, ma è la prima volta, nella storia della Lega di SerieA che una decisione venga approvata all’unanimità.