ATTORNO ALLA PORTAEREI ROOSEVELT INFURIA LA BATTAGLIA

Siluri, mine, bombe. Tutto sotto forma di proiettili politici. E attorno alla portaerei Roosevelt infuria la battaglia. Ricapitoliamo le puntate della saga. Il comandante Brett Crozier è sollevato dall’incarico dopo che una sua lettera ai vertici finisce anche sulle pagine del San Francisco Chronicle. Una missiva dove chiedeva di poter far sbarcare i suoi uomini contagiati a dozzine dal virus: Non siamo in guerra, non si deve morire. Il segretario alla Marina Thomas Modly ritiene che l’ufficiale abbia compiuto un errore di giudizio ed abbia contribuito a spargere il panico. Dunque lo caccia ma, nel contempo, fa evacuare la nave (a bordo resta una piccola quota). Quindi si rivolge all’equipaggio con un discorso di 15 minuti dove dice: il comandante è troppo naif o troppo stupido… Non lo dovete amare, ma rispettare. Frase riferita agli applausi scroscianti che hanno accompagnato l’uscita di scena di Crozier, epilogo registrato sui video. Modly si becca una botta anche lui in quanto l’audio del suo discorso è passato ai media. Grandi proteste, sdegno. È costretto a scusarsi pubblicamente. Interessante la reazione di Donald Trump. All’inizio della vicenda sembrava aver appoggiato la cacciata, ma lunedì ha virato presentandosi nella veste di mediatore tra i due, forse dopo aver capito dove tirava il vento. Non pochi congressisti e commentatori hanno attaccato il segretario chiedendone le dimissioni. È stata anche sollecitata un’inchiesta mentre una parte dell’opinione pubblica ha preso le difese del «capitano» scaricato. Sullo sfondo molti fronti. Modly è di nomina politica ed è sulla poltrona dopo che il suo successore è stato licenziato dal presidente. Perché? Aveva detto no al reintegro di un Navy Seals accusato d’omicidio, un gesto di clemenza sollecitato da The Donald. È chiaro che Modly ha pensato di fare un favore al «capo» cacciando Crozier. Mosse che hanno reso ancora più aspro il difficile rapporto tra Stato Maggiore e lo stesso Trump, spesso attestati su posizioni opposte. Gli alti gradi del Pentagono non erano per nulla d’accordo con la rimozione del comandante e lo hanno anche fatto sapere. Invanops: questa sera Modly ha dato le dimissioni (news uscita dopo pubblicazione di questa rassegna stampa).