VELA: GIOVANNI SOLDINI RECORD MONDIALE SULLA -ROTTA DEL TE’- HONG KONG-LONDRA
Stratosferico immenso, incommensurabile Giovanni Soldini, con il suo trimarano Maserati Multi 70.Il 23 febbraio alle 13,20 ha tagliato il traguardo nella capitale britannica, sotto il ponte Queen Elisabeth IIstabilendo il tempo di: 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 02 secondi di navigazione.Il navigatore italiano, ha fatto sfilare il tricolore, lungo il Tamigi a poppa del trimarano.Partito il 18 gennaio scorso da Hong Kong, con un equipaggio formato da Guido Broggi, Sebastien Audigane, Oliver Herrera Perez e Alex Pella.Con questo nuovo primato Soldini porta di cinque giorni sotto, il record del mondo a vela sulla cosiddetta“rotta del tè”, detenuto in precedenza dal francese Lionel Lemonchois, che nel 2008 aveva completatola tratta in 41 giorni 21h e 26′ con Gitana 13Durante la regata, la rottura del timone di destra, ha obbligato ad una fermata forzata per le riparazioni e dunque ad una perdita di tempo che ha pesato negativamente sul tempo totale di percorrenza delle 13000 miglia marine della Rotta del Tè.–Sarebbe stato bello se fosse avvenuto il passaggio sotto il Tower Bridge, il ponte più scenografico di Londra, ma non è stato aperto e dunque, il trimarano s’è dovuto fermare prima.Maserati stramba, giù la randa ed è il momento dell’ormeggio, su un pontone davanti all’imponente Tower Hotel. Ad attendere, ci sono familiari e amici, ma anche i giornalisti. Entusiasmo e applausi e grida di ammirazione, un ragazzo gli urla: “Bravo Giovanni!” dalla sommità dell’argine, salutando lo skipper, che si concede a foto ed interviste. Si è cambiato ma non indossa la giacca, nonostante abbia freddo, perché è bagnata. C’è un gran vento e sono tutti imbaccuccati.Ad attenderlo c’è anche John Elkann, l’armatore di Maserati Multi70, si abbracciano i due, sono contenti! “Un risultato fantastico. Ci voleva. Cinque giorni di vantaggio sono tanti sul precedente primato. Non sarà semplice migliorarlo”.Il viso di Giovanni e degli altri dell’equipaggio fa quasi impressione, sono segnati dal mare. Poi Soldini inizia il racconto “Abbiamo patito questi ultimi tre giorni il freddo, la stanchezza, siamo andati benissimo fino all’Equatore, poi abbiamo avuto le condizioni meteo contro”, “Una roba che non doveva esserci” dice Guido Broggi, il comandante della barca. E soldini continuando il suo racconto dice: “Comunque, una super-avventura. C’era tutto: il mare della Cina, Buona Speranza, l’Equatore, l’Atlantico d’inverno. E per fortuna Nettuno è stato dalla nostra parte, ci ha lasciato passare nel suo regno senza problemi”.Giovanni Soldini ha raccontato: “Siamo super felici ma anche stanchi. Le ultime 48 ore sono state molto toste. Nella Manica, di bolina con tanto vento, tanto mare e un freddo tremendo. Il record è andato benissimo, siamo molto contenti della nostra rotta. La parte più difficile è stata l’ultima. Con condizioni meteo più favorevoli in Atlantico avremmo potuto guadagnare altri 3 o 4 giorni, ma va bene così. Anzi non poteva andare meglio, tecnicamente la barca è perfetta. Dall’ultimo cantiere, abbiamo fatto 19.000 miglia ed è tutto a posto, sicuramente c’è il lavoro di preparazione di Guido e del team. Un ottimo equipaggio”.Da quanto descritto dallo skipper, nonostante l’aspetto arruffato e l’evidente bisogno di riposo, si capisce perchè lo fa. Poi qualcuno gli chiede cosa abbia in programma ora e lui risponde “Beh, dobbiamo pensare a Maserati, fargli un po’ di coccole, perché ne ha bisogno. Ha sulle spalle 19 mila miglia, compreso il trasferimento dalle Hawaii a Hong Kong”. E dopo, lo incalzano, chiedendogli se sarà ancora in mare? “Sicuro”, dice lui!Benedetta, la moglie di Giovanni, sorride. Valeria, la donna dei conti dello staff, gli consegna la bottiglia di champagne e il colpo di tappo è l’epilogo conclusivo di questa bella, grande e lunga avventura.–Giovanni Soldini, l’uomo dei recordNato a Milano il 16 maggio del ’66 figlio dell’imprenditore tessile Adolfo Soldini, è appassionato fin da giovanissimo di vela, ne ha fatto la ragione della sua vita, al contrario dei fratelli Silvio (regista) e Emanuele (dirigente dell’istituto europeo di design di Milano), Giovanni ha dedicato il suo impegno al mare.Vive a Sarzana in provincia di La Spezia ed ha quattro figli.–Negli anni ’80 conobbe Vittorio Malingri che fu il primo ad organizzare una base velica a Cuba a Cayo Largo del Sur. A soli 16 anni, Giovanni compie per la prima volta nella sua vita la traversata dell’Atlantico.Nel 1989 partecipa e vince la Atlantic Rally for Cruisers, la regata transatlantica per le imbarcazioni da crociera.In occasione de “La Baule-Dakar” del 1991 Soldini esordisce come navigatore solitario. Compierà due giri del mondo in solitario, arrivando secondo nella BOC Challenge, il giro del mondo a vela per navigatori solitari 1994 – 1995 nella classe 40-50 piedi, con la barca “Stupefacente” Kodak, una 50 piedi costruita da Soldini in una comunità di recupero per tossicodipendenti.Sarà però vincitore nella successiva edizione del 1998 chiamata Around Alone. In questa edizione Soldini prestò aiuto a Isabelle Autissier, salvandola dal rovesciamento della sua imbarcazione nel Pacifico, lontani da possibili altri interventi di salvataggio. Per questo motivo, il 29 febbraio del 2000 ricevette la Légion d’honneur, la massima onorificenza Francese dalle mani del navigatore Gerad D’Aboville su decisione del presidente Jacques Chirac.–Giovanni Soldini, partecipa nel 1992 alla Transatlantica in solitario (OSTAR) e si piazzerà secondo, ma nel 1996, non solo vince la regata, ma stabilisce un nuovo record nella classe 50 piedi.Il presidente della Repubblica Carlo Azegli Ciampi, il 12 febbraio 2004, lo nomina Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.–Il 31 dicembre 2012 Soldini parte a bordo del monoscafo Maserati VOR 70 per un nuovo record sulla rotta storica New York-San Francisco: 13219 miglia nautiche, passando per Capo Horn. Insieme col capitano, un equipaggio proveniente da diverse nazioni. Il 16 febbraio 2013 tagliano la linea del traguardo sotto il Golden Gate Bridge di San Francisco, stabilendo così il record della Rotta dell’oro nella categoria dei monoscafi, in 47 giorni 0h 42′ 29″. Il precedente primato era stato stabilito nel 1998 da Yves Parlier su Aquitaine Innovations in 57 giorni e 3 ore.Il 15 gennaio 2014 alle 00,29 italiane (le 21,29 locali di Rio de Janeiro), con Maserati VOR 70 taglia il traguardo della 14ma Cape2Rio (transoceanica di 3.300 miglia nautiche da Cape Town a Rio de Janeiro), aggiudicandosi la vittoria e stabilendo il nuovo record in 10 giorni 11h 29′ 57″. Il primato in precedenza apparteneva a Zephyrus IV, statunitense di 74 piedi che nel 2000 aveva coperto il percorso in 12 giorni 16h 49′.Il 31 maggio 2015 alle ore 21:25:44 Maserati taglia la linea del traguardo a Shanghai stabilendo il nuovo record della Rotta del Tè, la tratta San Francisco – Shanghai. 21 giorni, 19 ore, 32′ 54″ è il tempo impiegato da Maserati per percorrere la Rotta del Tè. E’ un nuovo record convalidato dal World Sailing Speed Record Council, l’organismo internazionale che certifica i migliori tempi di percorrenza delle moderne imbarcazioni sulle rotte storiche.Nel 2016 dopo un triennio con il monoscafo Maserati VOR70, Soldini passa al multiscafo: il trimarano MOD 70 “Maserati Multi70”.Oggi 23 febbraio 2018, un nuovo record raggiunto grazie all’esperienza dell’equipaggio e grazie alle prestazioni del trimarano Maserati Multi 70, capace di solcare l’oceano fino a 644 nm/24h.–La più grande sfida di ogni velista si chiama Vendée Globe, il giro del mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza, si corre ogni 4 anni. A 51 anni, oltre al talento, Soldini ha l’esperienza per affrontare una sfida simile, chissà che il prossimo passo sia indirizzato in questa avventura. La rivoluzione più grande che un uomo possa attuare in se stesso è il rispetto delle formule basiche della natura.–Uomini mossi dalle grandi passioni che sanno compiere grandi imprese, trasmettono al mondo un’immagine del nostro Paese, che sicuramente suscita ammirazione e apprezzamento. Sono loro “gli eccellenti”, quelli che riequilibrano i giudizi sull’Italia, troppo spesso vista con occhio critico per la Politica e per certi atteggiamenti disonesti di chi dovrebbe invece dare esempio. Grazie Giovanni per averci regalato l’ennesimo sogno ed averci fatto vivere un momento di vanto e di orgoglio.
