VOGLIAMO CAMBIARE LA POLITICA
Buongiorno, in queste settimane di distanziamento sociale stiamo imparando a ridisegnare gli spazi fisici e il tempo a nostra disposizione. Il tempo, soprattutto.Quante cose che ci sembravano irrinunciabili e non rinviabili sono diventate improvvisamente accessorie? Quante volte vi è capitato in questi giorni di guardare un oggetto che avevate fortemente voluto e di chiedervi a cosa è servito comprarlo?Quanto sembrano lontani i momenti in cui ci affannavamo per stare dentro ritmi insostenibili, che ci costringevano a ritagliare brandelli di tempo per noi stessi, per le nostre vite?È cambiato molto, perché stiamo lentamente riorganizzando le nostre priorità. Stiamo attribuendo senso e forma ad ogni singolo momento, perché ce lo impone la condizione in cui siamo costretti. Il tempo che passiamo da soli, il tempo che dedichiamo ai cari, alla cura.Non è un male. E non sarà un male soprattutto se questo sforzo di riorganizzazione non sarà soltanto dei singoli.Tocca anche e soprattutto alla politica rivedere le priorità e la scala dei valori, a partire dalla mappa dei bisogni delle persone, che è mutato e continuerà a mutare in profondità.La salute, non il mercato.Il lavoro, il reddito e la loro stabilità, non il mercato.La formazione adeguata, non il mercato.Il tempo a disposizione, non il consumo.Ogni sforzo per la pace e la collaborazione, non la competizione e la guerra.Stanno cambiando i cittadini, stiamo cambiando noi.Deve cambiare la politica.Vogliamo cambiare la politica.
