ANCHE I RIDER NON SONO FIGLI DI UN DIO MINORE

ANCHE I RIDER NON SONO FIGLI DI UN DIO MINORE

Quelli ripresi dalle immagini della metro di Milano che stanno facendo il giro del mondo, non sono figli di un Dio minore. Non lo sono certo perché sono assembrati, qualcuno devastato dalla stanchezza e non certo per aver sfidato le ordinanzeNon certo per aver fatto presunzione della voglia di fare sportQuesta umanità che si trova in una stazione è invece composta dai rider delle varie aziende di consegne a domicilio che tornano a casa, o comunque a quei luoghi che tanti di loro chiamano casa I rider, si loro, quelli che per pochi centesimi, ci permettono di gustare ancora un po’ di socialità, che ci fanno sembrare le nostre case, i nostri rifugi, ancora parte di un mondo più aperto, per qualche istante gioioso. Fa davvero una certa impressione vederli riuniti in così gran numero in un sentimento che si trasforma subito in simpatia, in solidarietà.Sono loro i moderni fattorini appartenenti alle aziende di delivery che anche in questi giorni di festività con la loro bici cose, oggetti, cibo per farci allentare dalle paure. Anche loro persone che con il fardello ingombrante sulle spalle hanno percorso vicoli e viali, attraversando quartieri, cercando di corsa, anche, improbabili destinazioni Molti con la mascherina, altri no, eccoli dopo una lunga giornata di lavoro trascorsa a fare consegne a Milano, ma potrebbe essere un’altra delle città del mondo che si riversano a ridosso dei binari sotterranei del passante ferroviario.Il video, pubblico, è stato diffuso da Deliverance Milano, che denuncia “la via crucis” dei rider: “Molti di loro non hanno nemmeno i dispositivi di protezione individuale, sono costretti a lavorare spesso al limite, al di sotto di ogni standard di salute e sicurezza, senza tutela né diritti. Servono risposte concrete da parte delle società di food delivery che non offrono soluzioni puntuali ai lavoratori”.Viene da dire, anche se tanti di loro magari non sono credenti, vedendoli che non sono figli di un Dio minore.Anche per loro Cristo è risorto.Anche a loro come per quanti sono impegnati nella sanità, nei tanti lavori essenziali va il riconoscimento per essersi fatti parte di quel mondo che ci allevia da tanti disagi.Anche a loro la gratitudine di una dignità che magari nasce dall’estremo bisogno