SALUTI AL QUIRINALE SENZA SALVINI.ASSENTE PER IMPEGNI PERSONALI
Saluti al Quirinale.Salvini, oggi atteso lì, dal Presidente della Repubblica non ci va. Come capo dell’opposizione sarebbe stato gradito. Ma invece dà buca e fa l’ennesimo sgarbo. Per la seconda volta (anche l’anno scorso). Il motivo? Aveva altri impegni. Personali: la recita della figlia. Ce lo dice allargando le braccia. Mimando “dispiacere”. Non facciamoci però intenerire: perché ce lo dice ben attento che lo si senta anche in fondo alla sala dove oggi c’era la conferenza. Perché vedete lì sta la cosa grave. Paradossalmente non tanto nel fatto che da un candidato a governare il paese ci si aspetti che metta prima degli impegni personali quelli istituzionali (anche di famiglia: oneri e onori quando siamo al vertice). Ma lì: nella solita platealità. Che come sempre non è casuale. Poteva infatti tenersi per sé la notizia e fare come gli pareva. Ma ha invece aspettato una conferenza per dirlo. Forte e chiaro. E ben attento che la stampa sentisse la notizia e la rilanciasse. Perché? C’è una sola soluzione logica: perché così al pubblico si è data in pasto l’immagine che si voleva dare: il buon padre, l’eroe che mette la famiglia ancor prima del Presidente della Repubblica. Una fiaba, quasi. La solita fiaba per far breccia nel cuore degli italiani. Sta qui dunque la gravità. E, diciamocelo, anche la ormai (tanta) stanchezza. Di un uomo che ormai non sembra più neanche un uomo. Ma una macchina votata all’immagine mediatica.
