THE LOMMING TOWER: UN FILM ASSAI ACCURATO

THE LOMMING TOWER: UN FILM ASSAI ACCURATO

Ho visto The Looming Tower, che pur essendo secondo me complessivamente migliore, ha le stesse caratteristiche di Homeland: strepitoso, assai accurato nella resa del funzionamento e dei rapporti (e dei conflitti) tra le diverse agenzie di sicurezza americana (Cia, FBI, NSA, ecc), oltre che recitato in modo notevole; …ma disastroso, sciatto, imbarazzante, a tratti quasi grottesco nella descrizione a dir poco stereotipata, quando non proprio falsa, dell’Asia occidentale e del cd “medioriente”. In Homeland mi rimasero impressi la scenografia e i costumi di quella che avrebbe dovuto essere Teheran, la capitale dell’Iran (megalopoli da 12 milioni di abitanti, con una metro estesa e capillare), e che invece sembrava più un villaggio del deserto, con i suoi abitanti che addirittura indossavano il pakol (un copricapo) afghano. In The Looming Tower (che è ottimo per i residuali pigri complottisti che vogliono capire cosa è successo l’11/9 senza leggersi le pile di documenti della commissione di inchiesta che in molti come me si sono dovuti leggere anni fa, anziché adagiarsi su “se lo sono fatti da solo”, “c’hanno messo le cariche esplosive”, “oh ma l’edificio tre crolla senza motivo” -e invece crolla perché colpito da detriti delle torri grandi come dei pescherecci, ma vabbè) invece, tra le altre, mi ha colpito questa plateale, incredibile bugia qui: “nel mondo arabo è difficile trovare libri in inglese”. Anzi: “abbiamo solo il Corano o ‘l’hadith’ (…)”. Attendo con ansia una sola, singola serie americana in cui si abbandoni ogni proposito di descrivere gli arabi e/o i musulmani come dei fumetti.