EUROPEE: GALLI, D’ACCORDO CON VAROUFAKIS E CORBYN
Sono d’accordo con l’iniziativa politica di Yanis Varoufakis: per costruire una nuova Unione europea democratica, politica e sociale, c’è bisogno di un’aggregazione ampia transnazionale che non può prescindere dal Labour Party di Jeremy Corbyn. Con poche e chiare parole lo storico 90enneGiorgio Galli, decano dei politologi italiani, esprime la sua adesione piena al progettoNew Deal europeodell’ex-ministro delle Finanze greco e fondatore del movimento politicoDiem25cui hanno aderito i sindaci di Napoli (Luigi De Magistris) e Parma (Federico Pizzarotti), l’ex-candidato del Psf alle Presidenziali in Francia,Benoit Hamone il suo movimentoGeneration.s, Razemin Polonia eLivrein Portogallo. Varoufakis,da tenace e deciso oppositore delle politiche di austerità imposte dal neoliberismo, di lui non si potrà mai dire che siaun cagnolino al guinzagliodelle èlite di Bruxelles, è un convinto assertore cheun’altra Europa è possibile: l’Unione europea si può riformare strutturalmente dall’interno eCorbynè un punto di riferimento indispensabile:se la sinistra nel suo complesso in tutta Europa si oppone all’austerità– è il messaggio del leader laburista –adempie alla sua storica missione di ridistribuzione della ricchezza e del potere in tutta la società, allora stiamo portando via lo spazio che l’estrema destra. Un’utopia e insieme una sfida culturale e politica all’establishment economico-finanziario – le 500 multinazionali che governano il mondo, perGalli– che con le inique e devastanti politiche di austerità ha aperto, complicela sinistra neoliberistasconfitta ovunque e oggi allo sbando, la strada alle destre, cheSteve Bannon, l’ex stratega diDonald Trump, vorrebbe – come riportato dal sito americanoDaily Beast– raggruppare in una fondazione europea,The Movement, qualeguida di una rivolta populista di destra in tutto il continente a partire dalle elezioni del Parlamento europeo la prossima primavera. Se è incontestabile la sconfitta –Pasokification– delle sinistre europee, dallaSpdin Germania alPsfin Francia alPdin Italia, purtuttaviail socialismo non è morto,come intona una certa e interessata campagna mediatica, perchè qualcosa di molto importante si muove a sinistra proprio a cominciare daDiem25diVaroufakise dalLabour PartydiCorbyn, due forze dell’europeismo antisistema. Si riparte daVaroufakiseCorbyn? E’ questa la speranza perla rinascita del socialismo e della sinistra? Per il futuro dellademocraziache mostra sempre più sintomi preoccupanti per il suo stato di salute? Per la costruzione ambiziosa di unaProgressive Internationalin grado di contrastare sia l’establishmentclueless(senza tracce) che l’International nazionalista, ispirata daTrumpnegli Usa e dalle forze razziste e revanchiste in Europa? Saranno proprioCorbyneVaroufakisa delineare e progettare lo scenario culturale e politico che possa dare risposte a queste domande impellenti nel confronto diretto di oggi al prestigioso Festival Internazionale di Edimburgo, giunto alla sua 72esima edizione.Sono per natura ottimista e mi auguro che il progetto Corbyn Varoufakis si realizzi: il socialismo non è morto– chiosaGalli–e,come Corbyn ma anche Bernie Sanders dimostrano, può rinascere in Europa.
