GIAPPONE. GRILLO COME MACHIAVELLI

GIAPPONE. GRILLO COME MACHIAVELLI

Negli ultimi anni tuttavia qualche operazione “sottotraccia” c’è stata. Nei primi anni’90 l’allora deus ex machina della politica giapponese Ichiro Ozawa, infaticabile costruttore e affossatore di alleanze, inviò i suoi esperti a studiare – per poi copiare ed approvare pari pari in Giappone – la nuova legge elettorale italiana (il cosiddetto “Matarellum”, che con una piccola modifica della percentuale di proporzionale è tutt’ora in vigore in Giappone). Iniziativa che provocò dopo qualche anno il tentativo di importare- quanto meno a livello di strategia elettorale – l’Ulivo. Operazione condotta assieme al Partito Democratico guidato da Naoto Kan e alla quale rivendico il privilegio, a suo tempo, di aver entusiasticamente partecipato, ma che si concluse in modo abnorme. Invece che funzionare per una coalizione di centro sinistra, mai realizzata per il rifiuto di coinvolgere il partito comunista, venne realizzata a destra: inaugurando il lungo governo “jikoho” (PLD, Hoshuto e Komeito).Ora ad esportare “pensiero politico” – e più che altro azione – ci riprova Grillo, in Giappone da qualche giorno, su invito di un movimento per ora senza grande seguito, “future democracy”, guidato da alcuni ex esponenti del partito democratico, oramai politicamente estinto. Una buona idea. Se c’è un paese dove potrebbe/dovrebbe attecchire un movimento tipo quello che ha sconvolto – in tutti i sensi – l’Italia, questo è il Giappone. Un paese con una storia politica, sociale e culturale pressoché identica alla nostra e ammalato da anni della stessa malattia: una classe politica ignorante, corrotta e arrogante. Con una grande differenza, tuttavia: che qui i politici contano molto poco. Sono spesso corrotti, ignoranti e arroganti, come da noi, ma non hanno, o comunque ne hanno molto poco, potere.Vale dunque la pena, se avete tempo, di andare a sentire cosa dirà Grillo ai giapponesi in coma (secondo me irreversibile) politico….Nel link che allego ci sono le informazioni per partecipare all’incontro pubblico che avverrà questa sera in un’aula del Sangiiin Kaikan, dove ci sono gli uffici dei parlamentari della “Camera Alta”. Non serve prenotarsi/registrarsi. Basta mettersi in fila, pazientemente. I primi 300 entrano.