TV PUBBLICA IN GRECIA, ALBA DORATA FUORI DAI PICCOLI SCHERMI

TV PUBBLICA IN GRECIA, ALBA DORATA FUORI DAI PICCOLI SCHERMI

La televisione pubblica greca ERT grazie anche agli scioperi brevissimi dei suoi lavoratori non diffonde notizie sull’organizzazione criminale dei neonazisti di Alba Dorata, un esempio che relativamente seguono anche diverse televisioni e radio private. La radiotelevisione pubblica è ormai chiusa per i rappresentanti di Alba Dorata e quasi nessuna televisione privata osa invitare i suoi squadristi in qualsiasi suo programma.In Grecia i neonazisti di Alba Dorata non hanno nemmeno un secondo di spazio nei canali della televisione pubblica greca ERT e le sue emittenti radiofoniche, grazie allo sciopero a singhiozzo deciso  dai suoi lavoratori alle trasmissioni di notizie sull’organizzazione criminale, la decisione dell’autorità indipendente di controllo del sistema radiotelevisivo ESR e infine la stessa direzione di ERT.L’Alba Dorata è senza il minimo dubbio una organizzazione criminale, ma nello stesso momento è rappresentata nel parlamento greco potendo usufruire della protezione e delle garanzie democratiche per l’attività dei partiti politici e specialmente con rappresentanza parlamentare. Per togliere i neonazi dagli schermi della televisione pubblica e in gran parte di quelli delle televisioni private ci  sono voluti anni di lotte e pressioni, cambi di governi e degli atteggiamenti e sfortunatamente il sangue di Pavlos Fyssas e di tanti immigrati che sono stati  assassinati, torturati e picchiati dalle sue squadracce d’assalto.I neonazisti vanno al TribunaliL’Alda Dorata ha mandato il maggio del 2012 una esecuzione extragiudiziale al Consiglio Nazionale di Radiotelevisione (ESR), l’autorità indipendente di controllo del sistema radiotelevisivo, lamentandosi che i canali televisivi e le radio non trasmettevano le sue attività durante il periodo della campagna elettorale, visto che partiti più piccoli, come la Sinistra Democratica o il LAOS di estrema destra avevano maggiore copertura. Secondo l’organizzazione criminale si trattava “di una atteggiamento illegale e anticostituzionale”.Il Consiglio Nazionale del ESR ha cominciato ad avvertire i diversi canali televisivi e le radio di rispettare i tempi di Alba Dorata, che aveva preso il 7% nelle elezioni del maggio del 2012, mettendo alcune volte anche delle multe. Era ancora il periodo quando i picchiatori di Alba Dorata uscivano dal parcheggio del parlamento con la protezione della polizia per attaccare con spranghe i manifestanti di piazza Syntagma.Dopo tante pressioni si era votata la legge 4203/2013 per la sospensione del finanziamento pubblico ai partiti che sono sotto inchiesta come organizzazioni criminali, che era stata convalidata anche dal Consiglio di Stato, per non lasciare spazio di contestazione legale dai neonazisti.Il parlamento greco aveva votato il dicembre del 2013 con grande maggioranza, con 241 “si”, 26 “no” e 1 “presente” di interrompere il finanziamento pubblico ad Alda Dorata. L’allora deputato di SYRIZA Manolis Glezos aveva votato “no” sostenendo che non era una misura appropriata, mentre Zoi Konstantopoulou è stata assente dalla votazione e aveva votato “presente” alla Commissione che aveva proposto l’interruzione del finanziamento pubblico ad Alba Dorata, quando SYRIZA ha votato a favore. SYRIZA aveva difeso la decisione personale di Glezos.Tre settimane dopo il cambio di governo in Grecia il Consiglio di Stato, che ha il ruolo del tribunale costituzionale, con la sua sentenza ha considerato legale e secondo la costituzione greca e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo la decisione del parlamento greco del 2013 di interrompere il finanziamento pubblico di Alba Dorata a causa del coinvolgimento penale dei suoi deputati grazie alla legge 4203/2013 che prevede che “in caso di una azione penale e reclusione temporanea del leader di un partito o di un quinto dei deputati di un partito per reati di organizzazione criminale, ecc, si sospende in modo temporaneo il finanziamento pubblico e il sostegno economico”. Con la sentenza del Consiglio di Stato l’Alba Dorata ha preso solo la prima tranche di 873.114 euro del finanziamento pubblico per il 2013. Erano gli ultimi fondi pubblici che sono andati a finanziare i suoi crimini.Però nemmeno questa legge e la decisione del parlamento erano in grado di sensibilizza l’ESR per cambiare atteggiamento, visto che aveva continuato ad avvertire i canali che non rispettavano gli spazi per l’organizzazione neonazista. Perfino il marzo del 2015 ha messo una multa di 15.000 euro al canale di Antenna perché non aveva trasmesso la posizione di Alba Dorata per la riunione dell’Eurogruppo di quei giorni.Quando il neonazista deputato Kassidiaris in diretta ha aggredito violentemente le deputate di KKE e di SYRIZA, Kaneli e Dourou, l’unica cosa che ha fatto l’ESR è stata di consigliare i canali televisivi ad invitare persone che non creano problemi e chiedere agli stessi canali di prendere misure per lo svolgimento normale delle trasmissioni e… l’incolumità degli invitati.Dopo quasi due travagliati anni per le frequenze televisive e scontri tra il governo di SYRIZA e l’ESR l’ultimo ha cambiato composizione perdendo una parte dei suoi vecchi vizi.Il nuovo Consiglio Nazionale di ESR ha deciso all’unanimità il dicembre del 2016 che i canali della televisione pubblica e quelli privati sono liberi di decidere se trasmettere o no eventi di Alba Dorata visto che per la costituzione la televisione pubblica è obbligata a trasmettere le attività dei partiti che hanno rappresentanza parlamentare in relazione alla loro rappresentatività. Ma il Consiglio Nazionale dell’ESR ha sottolineato anche che nessun canale è obbligato a trasmettere informazioni o notizie, immagini o atteggiamenti di partiti “che costituiscono o contengono o detengono azioni di reati, cioè rientrano nelle disposizioni del codice penale o delle leggi penali”, notando come esempi da scongiurare gli atteggiamenti razzisti e xenofobi. La decisione unanime dell’ESR ha rappresentato un passo importante perché offriva ai mezzi radiotelevisivi la possibilità di non trasmettere legalmente le notizie sulle attività di Alba Dorata, senza violare anche i principi costituzionali, visto che Alda Dorata ha ancora la sua rappresentanza nel parlamento.Dopo la decisione del ESR sono scesi in campo anche i lavoratori di ERT con la coraggiosa presa di posizione del loro sindacato POSPERT, che avevano deciso di scioperare a singhiozzo, cioè per pochi minuti, ogni volta che doveva essere trasmessa una notizia sull’Alda Dorata.Il Consiglio Direttivo dell’Associazione dei Giornalisti di Atene ESHEA, il corrispettivo Ordine dei Giornalisti, ha appoggiato il maggio del 2017 la decisione dei lavoratori e del sindacato di ERT “che resistono ai sermoni dell’odio dell’Organizzazione Alba Dorata”, visto che il suo capobanda Mixaloliakos aveva denunciato il sindacato di POSPERT e il suo presidente chiedendo la sua immediata carcerazione! Mixaloliakos aveva chiesto dal Tribunale di primo grado di Atene di condannare con carcere per un anno e una multa di 5.000 euro il presidente di POSPERT ogni volta che il sindacato con il suo sciopero di pochi minuti violava il diritto di trasmettere notizie sull’Aba Dorata. Il sindacato dei lavoratori nella televisione pubblica ha risposto che “tutti quelli che dovevano essere già condannati dalla magistratura e di trovarsi dietro le sbarre osano di sfidarci perché stiamo esercitando il nostro dovere istituzionale difendendo la democrazia”.Già il febbraio del 2017 l’Associazione dei Giornalisti di Atene aveva preso una dura posizione contro il clima di terrore e le azioni di violenza dei neonazisti di Alba Dorata durante il processo per l’assassinio di Pavlos Fyssas e l’irruzione dei neonazisti in diverse scuole contro gli studenti figli di immigranti e profughi e contro gli stessi giornalisti. L’Associazione dei Giornalisti aveva notato anche “che nel momento che cercano di far diventare la violenza notizia la trasmissione dei comunicati e delle posizioni che riguardano queste azioni non si può fare senza una critica ai mezzi di informazione pubblica, ma anche dei privati. Inoltre, questa è anche la direttiva del ESR in occasione della domanda presentata dall’ERT. Nella stessa direzione, però, si deve armonizzare il suo atteggiamento anche la Agenzia di Notizie APE-AMPE”, l’Ansa greca, come nota l’Associazione dei Giornalisti di Atene. Il fatto è che i mezzi di informazione in Grecia riproducono molte delle loro notizie dall’APE-AMPE e una volta tolta l’Alda Dorata dal flusso di informazioni di APE-AMPE era tagliata fuori dalle pagine dei giornali quasi di tutta la Grecia.La Commissione di Deontologia di ERT ha deciso all’unanimità il febbraio del 2017 di non trasmettere il discorso del portavoce nel parlamento e presidente di Alda Dorata Mixaloliakos che ha fatto al parlamento perché era “pieno con una retorica di odio e di una oratoria razzista”.Con una lettera alla direzione di ERT il sindacato di POSPERT ha notificato che dal 24 di febbraio del 2017 i suoi lavoratori “ogni volta, in qualsiasi giorno o ora sarà programmata la trasmissione delle azioni di Alba Dorata, sia con richiesta sua come partito o non, ci sarà uno sciopero al momento della trasmissione”.“Abbiamo lottato e lottiamo affinché l’ERT sia la voce della società e non di ogni gruppo nazista e siamo insieme a tutti quelli che protestano ripetutamente contro la presenza di Alba Dorata nei mezzi di informazione, come i sindacati, le organizzazioni sociali, la famiglia di Fyssas, le autorità comunali, i deputati di tutto l’arco democratico, i deputati europei, nonché i partiti che sostengono il governo e l’opposizione e reagiscono a questa presenza”, aveva scritto POSPERT nel suo comunicato.Nel frattempo il parlamento greco aveva tagliato il finanziamento pubblico ai neonazisti e il presidente della repubblica non chiama il presidente dei criminali di Alba Dorata al Consiglio dei Capi di Partito e alle cerimonie ufficiali della sua presidenza.Da parte sua il presidente della televisione pubblica ERT per non essere denunciato a causa del non rispetto dell’articolo 15 della costituzione ha utilizzato la decisione dell’autorità di ERS per non trasmettere notizie in diretta dei leader di Alba Dorata e ha costituito una Commissione per decidere se il materiale raccolto potrà essere trasmesso o no.Il giugno del 2017 il Tribunale di primo grado non solo ha fatto cadere tutte le denunce di Alda Dorata e ha deciso che lo sciopero dei lavoratori di ERT è legale ma ha fatto anche pagare a Mixalokiakos e la sua Alba Dorata anche 400 euro per le spese processuali.Il presidente e l’amministratore delegato di ERT, Tsaknis e Tagmatarxis erano chiamati a deporre come testimoni nel Tribunale sostenendo il diritto dei lavoratori di scioperare o di fare scioperi a singhiozzo. Tsaknis ha detto al Tribunale che la decisione di POSPERT “ha una importanza storica” e “fa onore alla storia della Radiotelevisione pubblica ERT”. Inoltre lo stesso Tsaknis si era messo in minoranza nella Commissione di Deontologia di ERT, che aveva deciso di trasmettere un servizio sull’Alba Dorata.Il presidente di ERT Tsaknis e sindacato di POSPERT volevano invece trasmettere il grande processo di Alba Dorata per l’assassinio di Pavlos Fyssas, ma l’organizzazione criminale ha fatto di tutto per tenere tutto nascosto e fuori dall’occhio delle TV per proteggere il diritto di difesa dei suoi delinquenti o meglio per  evitare che il grande pubblico  venisse informato in diretta per le sue azioni criminali.