ACCORDI DI RIMPATRIO? SOLO CON 4 PAESI

ACCORDI DI RIMPATRIO? SOLO CON 4 PAESI

Attualmente il nostro Paese ha sottoscritto accordi bilaterali di rimpatrio solo con 4 Paesi ( elencati nella prima slide ); Tunisia, Marocco, Egitto e Nigeria. ( accordi di rimpatri fatti dai Governi precedenti )I costi per i rimpatri oscillano tra i 4 mila e i 10 mila euro. Il Decreto di Sicurezza Bis prevede un fondo per il rimpatrio di + 2 milioni di euro.Prendendo come riferimento la cifra più bassa – 4 mila euro – si azzarda la possibilità di rimpatriare 500 rimpatri l’anno.Se – come ha precisato il Ministro degli Interni – gli immigrati irregolari certi sono 90 mila ( non più 600 mila come affermato in campagna elettorale ) comprendiamo bene due cose: 1) non si può fare affidamento su un fondo di 2 milioni di euro; 2) Tenendo conto che la maggioranza degli immigrati che arrivano nel nostro paese provengono da Paesi con i quali non esistono accordi di rimpatrio, se ne desume che non ci sono possibilità di espellere quelli irregolari. Tanto rumore sul decreto sicurezza bis – per Salvini è questione di massima urgenza – e tanto silenzio sulla mancata attuazione del primo.Infatti, il primo decreto ( il 113/2018 ) convertito in legge appena sei mesi fa è ancora oggi inattuato. Servono 17 decreti attuativi per renderlo pienamente operativo in tutte le misure previste. Dei 17 decreti attuativi previsti, solo 1 ha visto la luce; quello riguardante i criteri di ripartizione dei fondi per il potenziamento delle iniziative in materia di sicurezza urbana di competenza dei Comuni. Risultano mancare all’appello dell’attuazione:– immigrazione definizione delle zone di transito, individuazione delle zone di frontiera o di transito ove il richiedente asilo può presentare la domanda a seguito del fermo per elusione o tentata elusione dei controlli.– definizione dei paesi di origine “sicuri” al fine della valutazione della domanda.– strutture di accoglienza e monitoraggio dei flussi migratori. Per quanto riguarda le prime, il monitoraggio dei flussi migratori dovrà concludersi entro il 2019 per consentire la chiusura delle strutture di accoglienza in emergenza. Manca il decreto che ne stabilisca i criteri e quello per le modalità per la presentazione da parte degli enti locali delle richieste di contributi che consentano la prosecuzione dei progetti di accoglienza già avviati peri titolari di protezione internazionale e per i minori non accompagnati.Questi sono solo alcuni dei decreti attuativi dei 17 ancora mancanti, il resto sono chiacchiere nei comizi elettorali.