CARLO VANZINA, SIGNORE DELLA COMMEDIA

CARLO VANZINA, SIGNORE DELLA COMMEDIA

Carlo Vanzina, figlio di Stefano, regista, (Steno) e fratello di Enrico, con il quale da sempre aveva creato un sodalizio professionale e una unione affettiva rara. La Festa del Cinema di Roma, lo ricorda con affetto e con un ispirato documentario di Antonello Sarno, “Enrico Vanzina, il Cinema è una cosa meravigliosa”. Antonello , ricorda  Carlo , come regista, ma sottolinea l’uomo colto, riservato, discreto, gran signore nella vita e adorabile come padre di Assia e Isotta, nate da un matrimonio felicissimo con Lisa Melidoni. Lisa era l’anima di  Carlo, madre responsabile e affettuosa, che al momento di unirsi a Vanzina, ha lasciato la sua  bellissima carriera professionale per dedicarsi interamente alla famiglia. Antonello Sarno, un sensibile specialista del genere, ricorda il regista  romano, anche nei minimi dettagli, che spesso, sottolineano maggiormente la personalità e l’ umanità, con una delle tante tenere sequenze. “Lo cerco con lo sguardo – dice Enrico – mio fratello, era un grande borghese, l’amore per la moglie Lisa, per le figlie,  Assia e Isotta, i cani e il cinema. Con la sua scomparsa, si è portato via metà della mia vita. Mi ricordo gli ultimi suoi giorni con grande tristezza e melanconia, mi diceva, lui a me, di stare sereno, era molto soddisfatto dei  suo percorso di vita in famiglia e del suo Cinema. Ma non riesco a darmi pace, siamo stati nella professione, tutta la vita, con rispetto, stima e discrezione, avremmo potuto dare ancora al Cinema”. Una ottantina di film, televisione , una coppia prolifica, seria , allegra , che ha portato sullo schermo, spesso, forse sempre ,ciò che funzionava al momento ed  è anche per questo, che Enrico e Carlo sono stati i più amati dal pubblico. Le loro storie mai grossier, “non fanno ridere nessuno”, divertenti, piene di ironia battute che  diventavano tormentone. Un successo dietro l’altro. Molto amati nell’ambiente , un fatto forse unico , dove invidia, colpi bassi, gossip spietato, non ti salvano. Loro, i Vanzina , intelligenti e troppo signori  per essere attaccati anche dalle cronachette spicciole di periodici per una sola estate. Sono stati sempre fuori dal coro, inattaccabili. Dal primo film  del 1976 , Luna di  miele a tre, Una vacanza bestiale, Eccezzianule veramente…  lancio di Abbatantuono, (nel 1982) allo storico Sapore di Mare,Vacanze di Natale, (Cinepanettoni da incassi record nel 1982), Sotto il vestito niente,Yuppies,I miei primi  40 anni, Vacanze in America, Le finte bionde, Sognando la California, Il cielo in una stanza, Il ritorno del monnezza, Un’estate al mare, La vita è una cosa meravigliosa, Ti presento un amico, fino a Miami Beach e Caccia al tesoro del 2017 e con i tanti successi  televisivi. Tante le dimostrazioni di affetto, molto il pubblico con figli e mogli, amici  attori, Carlo Verdone racconta gli incontri alla Stadio Olimpico,a due posti di distanza, “Una domenica,  ci siamo alzati insieme ci siamo guardati e chi ce lo ha fatto fa”. I tanti colleghi, dal produttore Aurelio De Laurentis, Chistian De Sica,Massimo Boldi,Raoul Bova, Gerry Calà. Abatantuono,  Claudio Amendola,Massimo Ghini, Sabrina Ferilli,Isabella Ferrari, Vincenzo Salemme, Marco Risi, amico da una vita, con affetto e riconoscenza, per aver dato loro la possibilità e la popolarità.  En plein di pubblico , alla Sala Petrassi dell’Auditorium. Ci piace ricordare le dichiarazioni commoventi della figlia maggiore di Carlo e di Lisa Melidoni, Assia Vanzina, 21 anni: “Mio padre amava noi e il cinema, a volte la domenica vedeva anche tre  film. Da piccola, studiavo con lui, mi scriveva i temi e poi ora fai tu. Mi ha trasmesso l’amore per il cinema. Mi portava a vedere i film in lingua originale. Ho trovato suoi scritti, dove annotava i film visti e da vedere. Fra tutte le affettuose commoventi parole per papà, mi hanno colpito di più, quelle di Tornatore e Salemme, che assomiglia di più a mio padre per carattere. Il pubblico, lo adorava e certa critica intellettuale lo stroncava, ma lui non si adombrava, mai sentito parlare di una brutta recensione, faceva il cinema per  la gente. Poi i critici lo hanno apprezzato . Papà prendeva ispirazione da noi , da tutti e anche dagli amici. Papà, è andato via, ma c ‘è sempre, esistevamo solo noi”. Il quotidiano, il costume, i luoghi comuni, certe parole dialettali di quel momento, erano per Vanzina fonte di idee. È stato un gran signore, sempre discreto e riservato, un uomo colto al passo dei tempi, delle mode, piaceva alla gente. Magnificat per Carlo Vanzina meritato, per l’ ultimo  gentiluomo del cinema che se ne è andato. Grazie ad Antonello Sarno per  il tributo sensibile, con il suo “ Vanzina. Il Cinema è una cosa meravigliosa”. Ci ha trasmesso emozioni.Ma, hanno stupito e non poco alcune dichiarazioni di Lisa Melidoni, la bella moglie di Carlo, elegante , classe,  savoir faire, una vita per Carlo e per le figlie, sempre ad un passo da lui, discreta, riservata, come era suo marito. Lisa Melidoni, in una intervista a Elvira Serra, in cronaca e costume del Corsera dal 1999  e scrittrice, esperta e tosta come la sua terra, Nuoro e la Barbagia, ha scavato e Lisa, ha raccontato le molte inesattezze lette nel libro di Enrico Vanzina:Mio fratello Carlo.“Dove si legge delle ultime ore di mio marito. Sa, almeno credo, che Carlo, non parlava mai del suo privato, ne era geloso , non credo proprio a quanto ho letto. Enrico e Carlo, si vedevano , qualche  domenica per la Roma da Malagò, tifosi, soprattutto di Totti. Mi hanno profondamente intristito, è stato un secondo funerale, leggendo che Carlo era rincorso dal Fisco. Falso. Mio marito ci ha lasciato in una situazione ottimale, non abbiamo preoccupazioni, ho trascorso 22 anni  di vita felice. ”