PERCHÉ NO AL NUOVO AEROPORTO NEL CUORE DELLA PIANA

PERCHÉ NO AL NUOVO AEROPORTO NEL CUORE DELLA PIANA

Ci sono questioni economiche, politiche ed ambientali che ci fanno dire no al nuovo aeroporto nella Piana di Firenze Prato e Pistoia. E ci sono anche importanti considerazioni che fanno negare la sua stessa esistenza per le situazioni attuali all’interno della stessa area Fiorentina.Ma le criticità più importanti derivano da una valutazione dei rischi per la salute delle persone che mostrano la drammaticità della situazione attuale.In particolare l’ultimo report Easa 2019, agenzia europea sulla sicurezza aerea, evidenzia che pur negli indirizzi attuali che tentano di mitigare i danni, la crescita esponenziale del traffico aereo, degli aeroporti, non riesce a reggere l’impatto con il clima e di conseguenza con la salute umana.Appare evidente, ancora una volta di più, che, contrariamente a certe versioni ufficiali dei diretti interessati, le preoccupazione dei cittadini, dei comitati, dei sindaci e anche quelle espresse dalla sentenza del TAR non sono affatto obiezioni pretestuose.Secondo l’autorevole rapporto: “L’esposizione a lungo termine al rumore aereo provoca numerosi problemi di salute, quali ischemia cardiaca, disturbi del sonno, fastidio e deterioramento cognitivo”.Ma non solo:“Il disturbo riportato dai soggetti esposti ad un determinato livello di rumore aereo è risultato superiore rispetto a quello causato da altri mezzi di trasporto.Secondo stime attendibili la maggior parte degli inquinanti emessi dalle attività dell’aviazione influenza la qualità dell’aria con conseguenti effetti sulla salute, anche se le lacune conoscitive permangono (come l’impatto di particelle ultrafini)”. • Una profonda conoscenza scientifica degli effetti a lungo termine causati dalle emissioni di CO2 sul clima offre un obiettivo chiaro e importante per le attività di mitigazione.• L’impatto delle emissioni non di CO2 (ad esempio le particelle NOX) sul clima non può essere ignorato, dal momento che nel breve termine rappresenta effetti di riscaldamento importanti, anche se il livello di conoscenza scientifica della portata degli effetti non è elevato.• La maggior parte degli Stati e delle organizzazioni si sta impegnando per adottare un approccio resiliente per affrontare le criticità legate all’impatto che il cambiamento climatico avrà sull’aviazione (ad esempio temperature più elevate, livello del mare crescente).C’è quindi una maggiore consapevolezza a dover agire al più presto anche da parte degli organi di verifica come denuncia la stessa Easa nel suo rapporto 2019.Dunque queste evidenze da sole basterebbero a far comprendere di come non si possa considerare il trasporto aereo come una semplice attività di lucro e profitto sconsiderato.Di come tutto ciò debba essere chiaro anche alla luce di una rinnovata coscienza ambientalistica che non si faccia strumento di pura ipocrisia.