UMBRIA, CON LA TESEI AL TIMONE SCOMPAIONO I DIRITTI PER LE DONNE
Davvero, noi donne, vogliamo personaggi come la Tesei al comando?Davvero vogliamo questo?Proprio noi che vediamo i nostri diritti lesi ogni giorno?Vorremmo per noi questa “signora” che, poco prima del voto ha sottoscritto un patto con le associazioni tradizionaliste, contro aborto e coppie Lgbt?Sarà uno dei primi atti che farà da presidente di Regione in Umbria.Togliere diritti.Agli altri ovviamente.Perche’ i diritti di chi conta, cioè i propri e quelli di una destra che non ammette fragilità e debolezze umane, resteranno invariati.Per suggellare questo patto osceno, la scorsa settimana, tre personaggi politici si sono incontrati a Perugia.Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini.Hanno firmato un manifesto insieme ai prestigiosi ospiti del Family Day.Quelli che danno voce alle tante associazioni a sostegno della famiglia tradizionale, per intenderci.Quelli contro l’aborto e ogni diritto per le coppie LGBT.Due nomi “importanti” tra i presenti?Gli omofobi Massimo Gandolfini e Simone Pillon.Il manifesto porta la firma dei tre individui della destra italiana, delle associazioni, degli ospiti e della Tesei. Il nuovo che avanza nella Regione Umbria.Che, come primo e improrogabile impegno, tornerà indietro nel tempo.Eliminando il testo che riguarda “le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere“. La legge sull’omofobia.I diritti dei più deboli, di chi non ha voce.È davvero questo che noi donne vogliamo?Proprio noi che combattiamo da anni per veder riconosciuti i nostri diritti?Diritti che dovrebbero essere la normalità in un paese civile.Fatevi qualche domanda.Davvero vogliamo togliere diritti ai nostri figli e a chi la pena diversamente da noi?A chi vive una vita diversa dalla nostra?Questa non è democrazia.È imposizione.E chi appoggia imposizioni da parte di personaggi che invece ipocritamente mantengono i propri diritti e privilegi, è complice.È orrore della peggior specie.Si vuole proteggere la famiglia tradizionale?Bene. Giusto.Ma la mamma, nella famiglia tradizionale, non priva un figlio di un diritto.Non castra i suoi sogni e le sue libertà.Io voglio la democrazia per i miei figli.Perché, anche se “non sono d’accordo con quello che dici, darei la vita perché tu lo possa dire”.E solo la democrazia garantisce il diritto alla libertà
