ARMI LEGALI E SICUREZZA

Nei 14 mesi di governo Lega-5stelle oltre ai celebrati cavalli di battaglia Quota100 e Reddito di Cittadinanza ce n’era un terzo che, essendo apparentemente a costo zero per lo stato, è rimasto al centro del dibattito per pochissimo tempo.Sto parlando della legge sulla legittima difesa e sul contemporaneo smisurato allargamento delle maglie che limitavano il possesso di armi da fuoco da parte dei normali cittadini. Bene, anzi male.I dati sugli omicidi consumati nel 2018 ci dicono che la metà di essi (49,5%) vengono commessi all’interno della sfera affettiva per un totale di 163 vittime (109 donne e 54 uomini).Rispetto all’anno precedente gli omicidi compiuti con un’arma da fuoco sono raddoppiati e nel 65% dei casi si trattava di armi detenute legalmente. A fronte di questi 163 assassinii “in famiglia” assistiamo ad una drastica riduzione degli altri, visto che mettendo insieme mafia, camorra e rapinatori vari si arriva al numero di 31. Certo è importante tutelare i bambini dimenticati in auto (3 vittime in 10 anni), ma se guardiamo le fredde cifre con il necessario distacco ci accorgiamo senza possibilità di smentita che questa attenzione alla nostra sicurezza altro non è che una gigantesca presa per i fondelli.