GIANLUCA ARRIGHI: ” IN AMORE SCELGONO LE DONNE. SEMPRE”.

GIANLUCA ARRIGHI: ” IN AMORE SCELGONO LE DONNE. SEMPRE”.

E’ da poco in libreria “L’inganno della memoria”, il nuovo romanzo di Gianluca Arrighi. Molti ne hanno già scritto e altri giornali sicuramente ne scriveranno. Noi  abbiamo voluto sapere di più. Non sul suo romanzo. Su di lui. Gianluca Arrighi, nato a Roma il? Sotto il segno? In quale quartiere della città sei cresciuto? Il ricordo più lontano che hai nel tempo? Io che passeggio a Villa Borghese, con un loden verde e un palloncino rosso legato al polso. Avrò avuto tre anni. Ero un bambino “mammone”, il tipico maschio italiano. Quali erano i tuoi giochi preferiti? I robot e i Big Jim, senza dubbio. Hai mai fatto a botte con altri bambini? Durante le elementari, alla fine di ogni anno scolastico, i miei genitori mi regalavano un giocattolo come premio per la promozione. Era un avvenimento che mi rendeva euforico. Non sei figlio d’arte, come mai hai sempre desiderato fare l’avvocato? Mi piaceva l’idea di far assolvere gli innocenti e uscire dal tribunale tra gli applausi scroscianti di due ali di folla. A che età la prima cotta? No, lei voleva fossimo solo amici. Che amarezza. Hai mai scritto poesie d’amore durante l’adolescenza? Poesie no, però ho scritto diverse lettere e biglietti d’amore. All’epoca c’era solo il “cartaceo” e in genere si consegnava la missiva ad una amica che provvedeva a recapitarla all’interessata. Che batticuore! Qual era il tuo fumetto preferito? E il cartone animato? Il fumetto Braccio di Ferro, il cartone Jeeg Robot. Dopo le medie, il liceo. Dove? Liceo classico Goffredo Mameli di Roma. Hai mai avuto una nota o una sospensione? Se sì, perché? Nessuna sospensione, ma diverse note. Diciamo che al liceo ero già piuttosto intollerante verso quelle che ritenevo essere delle ingiustizie. C’era una compagna di classe che ti piaceva? L’hai più rivista? Sì, ma lei non l’ha mai saputo. Era già fidanzata e dopo il liceo non l’ho più rivista. A che età la prima fidanzatina? Dieci o undici anni. Lei si chiamava Martina, era una ragazzina tedesca che trascorreva le vacanze estive in Italia. E la prima volta che hai fatto sesso? A sedici anni. Il giorno dopo mi sentivo un “uomo vissuto” e ho provato anche a fumare un sigaro. Ho tossito per un quarto d’ora. Durante gli anni dell’università hai fatto l’animatore nei villaggi. E’ vero che gli animatori cuccano? Hai mai avuto qualche storia con le ospiti dei villaggi dove hai lavorato? L’animazione nei villaggi è stata una delle esperienze più formative della mia vita. Detto questo sì, gli animatori cuccano e hanno quasi sempre storie con le ospiti dei villaggi. Io, in quegli anni spensierati, ho tenuto alta la bandiera della categoria. Università e laurea in giurisprudenza… Dove hai fatto pratica legale? In uno studio di due ottimi avvocati penalisti che mi hanno insegnato tanto. Hai sposato Giulia, una collega civilista. Come e quando vi siete conosciuti? Eravamo entrambi ancora tirocinanti. Ci siamo conosciuti nello studio dello zio di Giulia, un celebre avvocato romano presso cui lei svolgeva la pratica forense. Colpo di fulmine o hai dovuto lavorarla sui fianchi? Giulia è una donna d’altri tempi, figlia di un generale dell’Aeronautica Militare. La cosa ha richiesto un vero e proprio corteggiamento con un martellante lavoro ai fianchi. Oltre che con la mia bellezza mozzafiato? Direi con la simpatia. Dicci come si seduce una donna secondo Gianluca Arrighi. Gli uomini sono spesso convinti di essere grandi seduttori, ma sono le donne a scegliere. Sempre. Non esiste una tecnica di conquista, almeno non per me. In ogni caso saper far ridere una donna è già un buon inizio. Matrimonio: civile o in chiesa? Quando? Matrimonio in chiesa, l’8 settembre 2004. Hai due bambine meravigliose: ti ricordi cosa stavi facendo il giorno in cui sono nate? Ero lì con loro, ovviamente. Assistere al parto è stata un’esperienza sconvolgente, emozionante, meravigliosa. Sei stato un papà moderno? Cambiavi i pannolini o pensavi che non fosse di tua competenza? Credo di essere un papà moderno e cerco di stare al passo con i tempi. Quanto ai pannolini ho provato, sì, ma poi ho lasciato l’incombenza a Giulia. Lei era più brava… Sai anche cucinarlo? Anzi, come te la cavi ai fornelli? No, assolutamente. Ai fornelli non vado più in là di una pasta al tonno. Gola, lussuria, accidia… c’è un vizio capitale che senti ti appartiene? Uno solo? Ahimè…sono pigro e goloso. Ti ritieni un romantico? Ti piace mandare fiori a una donna? No, trovo il romanticismo un po’ stucchevole. In diverse occasioni ho mandato fiori a una donna, ma quasi sempre per farmi perdonare. Codice d’onore di Rob Reiner e Frankenstein Jr. di Mel Brooks. C’è un’attrice che ti piace e per la quale faresti una pazzia? Trovo incredibilmente belle Monica Bellucci e Jennifer Lopez. La giornata tipo di Gianluca Arrighi comincia alle? Prima cosa che fai appena sveglio? Sveglio le mie figlie e poi le porto a scuola. Qual è stata la pazzia che non ti penti di aver fatto? Lo shopping in via Condotti o va bene anche un centro commerciale? Odio lo shopping e i centri commerciali. Pratichi o hai praticato qualche sport? Da ragazzo ero un buon giocatore di pallacanestro. Lo scorso inverno, dopo venti anni, ho provato a ricominciare. I risultati sono stati pessimi, senza contare gli inenarrabili dolori muscolo-scheletrici. Quando vieni riconosciuto per strada da qualche ammiratore, cosa provi? Imbarazzo o felicità? A proposito di cassetti? In uno c’è già il tuo prossimo libro? Quali sono gli autori che preferisci? Edgar Allan Poe, Raymond Chandler, James Hadley Chase, Ed McBain e Jeffery Deaver. Tra gli italiani, su tutti, Giorgio Scerbanenco. Ne ammiro tanti, ma non ne invidio nessuno. Tra cent’anni vorresti essere ricordato come avvocato o come scrittore? Come l’avvocato di grido che scriveva romanzi di successo. La prima volta che il tuo nome è comparso su un giornale, qual è stata la prima persona alla quale hai fatto vedere quel giornale? A Giulia, allora eravamo solo fidanzati. Un sentimento che non hai mai provato? Hai mai ricevuto avances da qualche tua lettrice? Se sì, cosa hai fatto? Te lo sei tenuto per te o ne hai parlato a tua moglie? Sì, è capitato. Ho ringraziato per l’attenzione e declinato l’offerta. Mia moglie lo saprà leggendo questa intervista… L’ultima volta che sei stato al cinema? Alcune settimane fa, con mia mia moglie e le bambine, a vedere “Il Castello Magico”. Se un giorno da grande una delle tue figlie venisse da te e ti dicesse: papà, preferisco i libri di Carofiglio ai tuoi, sopravviveresti?