ITALIA, PAESE DI DESTRA

Quando qualche mio amico, addirittura più anziano di me, mi diceva che l’Italia è sempre stato un Paese prevalentemente di destra,mi arrabbiavo. Nella memoria avevo cortei, manifestazioni, concerti, cantautori, amicizie, film. Ora penso che in quel giudizio ci sia del vero. La scelta di destra italiana è scivolosa, a parte gli estremisti più beceri. E’ una destra che ha paura di perdere i propri spiccioli, i privilegi da uomo bianco che va al centro commerciale, che ha paura di perdere la casa comprata con mutui che hanno impedito di vivere, di conoscere, di viaggiare. E’ la destra che mostrava i muscoli su un trattore ed oggi ha le felpe, la destra di quelli che non si vogliono sporcare le mani, voltandosi da un’altra parte quando i bambini dei migranti affogano. E’ una destra di merda che non piace ad una destra seria, ma che viene sopportata e tollerata da chi comunque vuole evitare un vero senso di comunità, capace di considerare gli altri come se stessi. Poi l’Italia non ha una sinistra, una sinistra propria, vera, autonoma, non serva di altri potentati o schieramenti internazionali. Una sinistra capace di dialogare con altre sinistre per costruire e fare. Non so quanto tempo avrò ancora in questo mondo che non vorrei perdere, ma mi piacerebbe dedicare il mio tempo per costruire una concreta utopia. Credo che non sarebbe tempo sprecato.