LA PERMANENTE OCCUPAZIONE RENZIANA DEL PD COI SUOI ACCOLITI

LA PERMANENTE OCCUPAZIONE RENZIANA DEL PD COI SUOI ACCOLITI

Un pensiero molti di noi, magari non dichiarato l’hanno avuto: entrare in massa nel PD e “occuparlo”, farlo diventare una sorta di Labour dove tutte le idee, da quelle marxiste a quelle più liberal sono ammesse e in discussione, dove la maggioranza si formi per libera consultazione degli iscritti e non per ridicole primarie. Un bel pensiero, unitario, di rilancio di un’idea forte di sinistra. Ma che non va oltre il pensiero perché il PD ( come il PSI a cui molti di noi hanno voluto riscriversi pensando di poterlo cambiare) è una struttura pensata come anti-democratica. una struttura in cui gli iscritti hanno valenza zero, ma anche quadri e dirigenti che non siano in linea col pensiero unico, che rimane quello del “cerchio ( poco) magico” renziano, i cui gruppi parlamentari sono stati formati, grazie a leggi elettorali indegne, sul “core” ( no non alla romana, all’inglese) renziano, dove persino il segretario reggente, che pure qualche sforzo di buona volontà e qualche riflessione interessante l’ha fatta, viene tenuto chiuso nella sua stanzetta, sorta di maggiordomo di piccole donne piccoli uomini che hanno occupato militarmente le vestigia di quello che fu il più grande partito comunista e insieme socialdemocratico del mondo occidentale.