SALVINI E MELONI: STIMA E AFFETTO. STESSA PARTE
“Giorgia Meloni è riuscita con grande caparbietà a far resuscitare la tradizione politica che Gianfranco Fini aveva quasi definitivamente affossato con le sue case a Montecarlo e tutto il resto”.Lo ha detto Salvini, Giorgia Meloni lo ha ringraziato.Semplice. Stima, affetto, accordo, stessa parte. Ieri a Raimo è stato rinfacciato Maduro (!) e il suo essere contro l’UE e i mercati globali (sic) perché nel 2015 durante la crisi greca aveva appoggiato Tsipras: questo da antifascisti non anticapitalisti.Perché non basta essere antifascisti, occorre specificare il tipo di antifascismo. Idem per gli antifascisti anticapitalisti (li riconosci perché ogni dieci parole infilano quasi per contratto la parola “neoliberismo”), che mal vedono gli antifascisti liberali. Non ce la faremo mai. Come ce la fecero, a stare assieme, settantacinque anni fa? Alcuni dei miei filosofi di riferimento (gli sceneggiatori di Criminal Minds) mi hanno insegnato che quando un agente si dà la colpa per il crimine di un serial killer (“E’ colpa mia, potevo fermarlo!”), di solito un agente anziano e saggio gli va vicino e dice: “Non è colpa tua, è colpa sua, del serial killer, è lui l’unico responsabile dei suoi omicidi”. Qui stiamo incolpando, del neofascismo, alcuni il neoliberismo e altri l’anticapitalismo – vedendo nemici i neoliberisti e gli anticapitalisti, quando dell’essere fascista è responsabile soltanto il fascista – che nel frattempo, mentre gli altri stanno a schiaffeggiarsi, gongola e cresce.
