CAMPIONATO CON GARBO. JUVENTUS, UNA DITTATURA SENZA PRECEDENTI NEL CALCIO ITALIANO

Dunque si parte, anche se senza le partite di Sampdoria e Genoa, rinviate per rispetto delle vittime della tragedia del ponte Morandi. Forse sarebbe stato meglio rinviare tutta la prima giornata, ma l’esordio di Cristiano Ronaldo in serie A non si poteva proprio perdere ? Bah… Al netto di eventuali colpi dell’ultima ora, la sessione estiva del calcio mercato ci ha regalato una serie A sicuramente più spettacolare, non necessariamente più incerta. Perché la Juventus appare ancora di un altro pianeta. Anzi, sempre più di un altro pianeta. L’acquisto di Cristiano Ronaldo è stato un colpo pazzesco, un autentico capolavoro che solo una società organizzata e solida come quella bianconera poteva mettere a segno. Non è stato un colpo a sorpresa, ma il frutto di un lungo lavoro sotto traccia cominciato qualche mese prima dalla dirigenza juventina. E questo spiega forse anche la decisione di Allegri di rimanere a Torino per il quinto anno consecutivo.Non solo, il colpo del secolo, come è stato definito, ha alzato l’asticella delle migliori squadre italiane, costringendole a operazioni che altrimenti non avrebbero neppure immaginato. L’assalto dell’Inter a Modric, poi fallito per l’opposizione del presidente del Real Madrid Florentino Perez, ne è l’esempio più eclatante.La Juventus era stata vicinissima a perdere l’ultimo scudetto per mano del Napoli ed è corsa subito ai ripari, allontanando chiunque pensasse che l’abdicazione fosse ormai imminente. Gli inseguitori pensavano di essere ormai in vista dello striscione dell’ultimo chilometro. E invece si trovano con il traguardo spostato improvvisamente in avanti di qualche chilometro. Nulla di più frustrante per chi (l’Inter su tutti) pensava di aver annullato il gap dai bianconeri.Ma è ovvio che la Juve non ha acquistato CR7 per vincere l’ottavo scudetto consecutivo, che forse avrebbe potuto conquistare anche senza il fenomeno portoghese. Cristiano Ronaldo non è più giovanissimo, ha 33 anni, ma è un giocatore ancora integro e soprattutto un professionista esemplare. Senza vizi e “malato” di calcio 24 ore su 24. E’ il segreto del suo successo. Da questo punto di vista la Juve ha fatto un grande affare perché il portoghese garantisce almeno un paio di stagioni ad altissimo livello (sempre che qualche difensore del nostro campionato non pensi di intimidirlo e magari azzopparlo). La sua personalità, la sua esperienza, la sua capacità di decidere qualunque partita sono doti che la Juventus intende sfruttare per alzare l’agognata Champions League. Lo scudetto può arrivare come contorno, tanto l’organico bianconero è ricco di ogni ben di Dio Calcistico.Una cosa è certa: se CR7 fosse arrivato un anno fa, la Juventus avrebbe già vinto la Champions League. Perché ? Perché nelle due partite dei quarti di finale contro i bianconeri Cristiano ha segnato tre gol. Toglietelo al Real e datelo ad Allegri, ed ecco che il risultato si sarebbe rovesciato.Col Real Madrid ormai a fine ciclo, il Barcellona quasi dopo la partenza di Iniesta, il Bayern invecchiato, il Paris Saint Germain perennemente in cerca del salto di qualità, il Manchester City di Guardiola pure, la Juventus può legittimamente aspirare a salire sul tetto d’Europa. Per questo la pressione su Allegri sarà altissima: dovesse fallire anche quest’anno, il divorzio diventerebbe forse inevitabile.C’è solo un’operazione della Juve che non ci ha convinto: il ritorno di Bonucci, che si era lasciato malissimo con società, allenatore e tifosi. La difesa bianconera era già avanti negli anni e si riprende un giocatore di 31 anni, cedendo al Milan, oltre a Higuain, il ventiquattrenne Caldara, che aveva acquistato dall’Atalanta, dove aveva disputato un eccellente campionato e un’ottima Europa League. Solo in Italia un giocatore di 24 anni viene ritenuto ancora immaturo, mentre all’estero, se uno è bravo, arriva in prima squadra anche a 18 anni. E poi ci chiediamo perché la nostra nazionale sia così in difficoltà. Ricordiamo che nel 1974 la Juventus prelevò dall’Atalanta un ragazzo di 21 anni al quale diede fiducia sin dall’inizio. Quel giovane era Gaetano Scirea.Quindi la Juventus sarà ancora imprendibile ? Se non succede qualcosa di imprevedibile, pare proprio di sì. Quella che sembra essersi avvicinata di più ai bianconeri è sicuramente l’Inter di Spalletti, che ha condotto in porto alcune operazioni mirate: Asamoah, Nainggolan, Politano, De Vrji,Vrsaliko, Keita vanno a rafforzare in maniera consistente l’organico nerazzurro. E’ mancato il colpo alla Cristiano Ronaldo, quel Modric che il Real Madrid non ha voluto lasciar partire. Ma anche con il croato lo scudetto sarebbe stato molto difficile, mentre anche senza di lui il secondo posto appare molto probabile.La Roma ha ceduto il portiere Alisson e il centrocampista Nainggolan, due pezzi da 90, che hanno portato nelle casse giallorosse oltre 100 milioni di euro. Sono arrivati molti giocatori interessanti, di grande prospettiva: da Nzonzi, giocatore di qualità e quantità campione del mondo con la Francia, a Cristante, il miglior centrocampista italiano dello scorso campionato, a Kluivert, Coric, Bianda. Oltre a calciatori in cerca di rilancio come Pastore e Santon, o di conferme come Marcano. L’incognita è il portiere svedese Olsen, che non sembra un fenomeno. E non è un’incognita da poco. Il Napoli non sembra essersi rafforzato. E’ praticamente lo stesso dello scorso anno e quindi si è indebolito rispetto alle avversarie. De Laurentiis ha rimediato all’addio di Sarri con l’ingaggio di Ancelotti, tecnico abituato a gestire rose di campioni. Un grande colpo mediatico, ma la sostanza non cambia. Il rischio è che l’eredità di Sarri venga dispersa e che il rendimento di alcuni giocatori fondamentali – diciamo Mertens e Insigne su tutti – ne risenta in misura rilevante. Ancelotti è molto bravo nei rapporti con i calciatori e con la stampa, ma non è Sarri nel lavoro di campo di tutti i giorni. E’ questa la vera incognita della squadra di ADL. Oltre alla capacità del presidente di evitare interferenze nel lavoro del tecnico e di resistere alla voglia di essere protagonista a tutti i costi. Ci auguriamo che eviti soprattutto certe situazioni al limite del ridicolo e forse oltre, come quando nella passata stagione impose alla squadra un silenzio stampa conseguenza delle sue stesse dichiarazioni.Il Milan deve ringraziare la Juventus, che le ha “regalato” Higuain e Caldara, cioè uno dei migliori centravanti del mondo e uno dei difensori giovani migliori del nostro campionato. Risolti, forse per sempre, i problemi societari, dato il benservito a Fassone e Mirabelli che avevano fatto abbastanza danni, e salutato il ritorno di Leonardo e Paolo Maldini, i rossoneri potrebbero essere la sorpresa della stagione e puntare ad entrare nel ristretto “club della Champions”.La Lazio ha perso De Vrji e Felipe Anderson, ma è riuscita a trattenere Milinkovic Savic. Forse manca qualcosa in difesa, mentre a centrocampo sono arrivati buoni giocatori come Correa e Badelj. L’unico vero problema è la solitudine di Immobile, capo cannoniere dello scorso campionato. Non solo non c’è una seconda punta in grado di assicurare 12/15 gol, ma soprattutto manca un’alternativa a Ciro.Occhio alla Fiorentina, che ha fatto un mercato intelligente: è rimasto Chiesa, è arrivato dalla Juve Piaca che potrebbe essere la sorpresa della stagione.L’Atalanta sembra essersi indebolita, ma Gasperini costituisce la miglior garanzia di competitività, anche se si è lamentato del mercato “povero” allestito dalla società.La lotta per la salvezza dovrebbe riguardare Parma, Frosinone, Empoli, Spal, Bologna, Cagliari, Chievo, Sassuolo, Genoa e Udinese. Per Torino e Sampdoria si prevede invece una stagione tranquilla.Sarà il primo campionato dopo la nuova spartizione dei diritti televisivi. Scomparsa Mediaset Premium, che ha pagato l’ingordigia di tre anni di Champions League pagati a cifre assurde, è arrivata Dazn, mentre Sky ha perso tre partite per ogni giornata. Non il massimo per gli abbonati, che già spendono parecchio per vedere il calcio e ora, se vogliono vederlo tutto, dovranno spendere ancora di più. Credo si stia raschiando il fondo del barile, i telespettatori non sono i polli da spennare, dev’esserci un limite. Il sospetto è che gli illuminati dirigenti del nostro calcio, cioè proprio quelli che lo hanno ridotto nell’attuale stato semicomatoso, pensino solo a fare sempre più soldi con le tv, come se gli abbonati fossero delle slot machine. Il tutto a scapito del pubblico degli stadi. Se davvero è questo il disegno, ci aspettano tempi ancor più bui, perchè il calcio va vissuto prima di tutto dal vivo, allo stadio, dove si può esprimere la passione vera. Se diventa uno spettacolo da divano, è destinato a morire.Sarà il secondo campionato del VAR, debitamente riveduto e corretto dopo la sperimentazione della scorsa stagione. Il protocollo dovrebbe essere molto simile a quello dei Mondiali di Russia, con interventi limitati a casi eclatanti come rigore sì/rigore no e fuorigioco sì/fuorigioco no. Evitare questo tipo di errori significa facilitare il compito degli arbitri e aumentare la credibilità del campionato.Sarà una serie A di livello tecnico superiore a quelli degli ultimi anni e questo significa più spettacolo e partite più avvincenti.Comincerà a fare sul serio la Nazionale di Roberto Mancini, che ai primi di settembre sarà alle prese con le qualificazioni agli Europei del 2020. Il compito che attende il CT è difficilissimo perchè la crisi del nostro calcio (nonostante i segnali incoraggianti che arrivano dalle nazionali giovanili) è ben lontana dall’essere risolta. Basti pensare al pasticcio della penalizzazione di 5 punti, poi revocata, al Parma, al blocco dei ripescaggi in serie B, azzoppata a 19 squadre, mentre non si sa ancora se e quando partirà la serie C. E mentre il Titanic affonda, l’orchestra (CONI, FIGC ancora commissariata e Leghe varie) continua a suonare imperterrita. Se ci fosse Totò, direbbe: “Tante angurie a tutti !”.