ESPLOSIONE SULL’ETNA: FERITI ESCURSIONISTI E VULCANOLIGI

ESPLOSIONE SULL’ETNA: FERITI ESCURSIONISTI E VULCANOLIGI

Sull’Etna si è verificata una violenta esplosione a quota 2700 metri poco dopo le 14, provocando una decina di feriti, nessuno però fortunatamente in maniera grave. Nel gruppo c’erano alcuni vulcanologi dell’Ingv di Catania e altri escursionisti. I feriti sono stati subito trasportati negli ospedali di Catania e in quello di Acireale: mostrano ferite alla testa e al tronco, sicuramente provocate dall’esplosione “freatica” come la chiamano gli stessi vulcanologi, che ne conoscono bene gli effetti. Quando la lava incandescente entra in contatto con neve o acqua, l’immediata “vaporizzazione” provoca l’esplosione, e i suoi detriti vengono lanciati anche a cento metri di distanza. Sono stati proprio gli stessi vulcanologi dell’Ingv, uno dei quali ferito leggermente alla testa, a rassicurare sulle condizioni delle altre persone coinvolte. Sull’Etna è attualmente in corso un’eruzione caratterizzata sia da attività stromboliana dai crateri di sud est, sia da una colata lavica che si è spinta sino a 2700 metri di quota, comunque lontana dai centri abitati e dunque pericolosa. Già in passato sull’Etna si erano verificate esplosioni, alcune delle quali avevano anche provocato vittime: nel 1979, 9 morti e 23 feriti, e nel 1986 3 morti. In quei casi però si parlava di esplosioni di lava fredda dai crateri sommitali, e gli escursionisti furono proprio sorpresi nei pressi dei crateri. Compito della prefettura di Catania e della protezione civile sarà comunque quello di valutare se proibire ai non “addetti ai lavori” l’accesso al vulcano fino a quando non finirà l’eruzione.