SALVINI ORA BASTA: I PRODOTTI CALABRESI NON SONO TUOI

SALVINI ORA BASTA: I PRODOTTI CALABRESI NON SONO TUOI

Peperoncino. Cipolla rossa. Soppressata, Ndujia, Liquirizia. Calabresi. Ci manca al momento il Bergamotto di Reggio Calabria e poi abbiamo chiuso il cerchio dell’alimentare Doc, Dop o come vogliamo identificarlo. Giusto: identificare. E ricondurre un prodotto alla regione in cui questo ha la sua genesi significa esaltare entrambi. La Calabria oltre alle sue bellezze paesaggistiche vanta una notevole lista di prodotti enogastronomici che le danno lustro nel mondo. Orgoglio di una terra che sa esportare e potrebbe esportare molto e più che il solito e trito clichè sociologico che qui ci piace per una volta non menzionare. È di queste ore una campagna promozionale dal titolo ” Scegli calabrese, aiutiamo chi ti aiuta” fortemente voluta dal Vicepresidente della regione Calabria Nino Spirlì ( Lega) . Fin qui, sembrerebbe uno slogan come i tanti succedutisi nel tempo , che di autarchico hanno avuto solo il concetto, mai tradottisi in fattiva realtà. Il Vicepresidente, avente anche deleghe allacultura, ai beni e attività culturali, musei, teatri e biblioteche, all’ associazionismo culturale, allepolitiche del commercio e dell’artigianato, allalegalità e sicurezza , avrebbe pensato bene di fare una campagna a tappeto con cartelloni di notevole impatto. Non è sfuggito,a cittadini e a forze politiche di opposizione, però, un particolare: i manifesti con pubblicizzati i prodotti calabresi recano in alto , a destra, ben in evidenza, il logo della Lega .In calce e più piccolo il logo della Regione Calabria e la scritta ” A cura della Vicepresidenza della Regione Calabria”. L’ opposizione ha contestato immediatamente l’iniziativa di Nino Spirlì: “ é motivo di confusione fra il ruolo istituzionale e quello dei partiti politici” si appellano al Presidente Santelli affinche’ venga fatta chiarezza su questo palese ” conflitto di interessi” palesandosi l’iniziativa come un subdolo assist pro Lega nell’infinita campagna elettorale salviniana. Quindi la Lega si farebbe pubblicità sovvenzionata dalla Vicepresidenza della Regione Calabria? Un quesito sottoposto al vaglio della Governatrice. E io, cittadina calabrese, sento quasi uno sberleffo . Lo vedo in quel Logo che campeggia in alto, a destra, a farsi garante di una campagna di comunicazione. La Lega, che non ha mai smesso di essere Nord, promuove i miei prodotti e io debbo accettare la promozione perche’ proviene da fonte istituzionale , il mio governo regionale. No! Non funziona così! Ciò che è istituzionale è di tutti e non puo’,non deve avere altro LOGO che quello della Regione che mi annovera fra i suoi elettori. Ogni malcelato tentativo propagandistico deve essere messo alla gogna.Non fa bene ai nostri prodotti, espressione del Sud che nonostante tutto ha creduto, ha intrapreso e ha scommesso, essere accostati a un simbolo che quel Sud ha sempre denigrato. È vero…le elezioni di gennaio hanno detto altro… e adesso , forse, ci si renderà conto che persino l’orgoglio verrà soppiantato da un Logo!