SARS-COV-2: LEFOCHE, ORA DAR SOLIDE GAMBE A MEDICINA TERRITORIO

Andata a segno la mossa del cavallo: puntare e rafforzare la medicina del territorio, la prima barriera a tutela della salute pubblica nel contrasto all’invisibile virus Sars-Cov-2, adesso si tratta di dotarla di solide e valide gambe, unatask forcedi giovani medici di medicina generale e di infermieri in stretto raccordo da una parte con i medici di base che hanno il polso della situazione e, dall’altra, in rapporto con gli ospedali di secondo livello cui è demandata l’eccellenza della cura. Il 63enne immunologo del Policlinico Umberto I° dove dirige il Day Hospital di Malattie Infettive,Francesco Lefocheprosegue ad offrire, dispensare i suoi input scientifici, sociali ed umani per riformare strutturalmente il sistema sanitario nazionale che ha ben retto nella sfida con il virus Sars-Cov-2 destinato, per l’immunologo, adauto-spegnersi, come una morte programmata, già vista per altri coronavirus noti. Una grande riforma la cui finalità è fronteggiare oggi e non farsi trovare impreparati domani da eventuali altre epidemie e pandemie che si trattano, come insegna la storia della medicina, sul territorio. Bisogna ora uscire dalla confusione per cui non c’è, non c’era differenza tra l’ospedale d’eccellenza e la medicina del territorio: al primo –spiega il coraggioso che ha alle spalle una lunga esperienza clinica riconosciuta– spetta la cura d’eccellenza dei pazienti, all’altra invece l’attenzione, la salute delle persone nel territorio. L’obiettivo tra i due pilastri del benessere psico-fisico delle persone è l’osmosi, e direi, un’osmosi attiva, chiosa Lefoche. Lo spunto, lo stimolo per questa rivoluzione dellostatus quoviene dallotsumanigenerato dal virus Sars-Cov-2 Quel che dobbiamo fare è rappresentare bene questa osmosi attiva –incalza– l’eccellenza della cura spetta all’ospedale d’eccellenza di secondo livello, l’attenzione e la salute delle persone alle strutture territoriali, medici di base e le Asl, potenziate dai giovani medici e infermieri e rafforzate dalla telemedicina: per me questa operazione è il rinascimento non solo della medicina e della salute pubblica, ma anche della società messa a dura prova dall’infezione virale. Ma questa sfida la vincerà la scienza. Un mese fa Lefoche aveva posto l’inderogabile urgenza disparigliare lo status quoe lanciatola sua mossa del cavallo: puntare rafforzandola sulla medicina del territorio. Pare sia andata a segno tanto che a muovesri sulla stessa lunghezza d’onda e’ il Ministro della Salute, Roberto Speranza che ha annunciato:nel prossimo ddl di aprile ci saranno più soldi e risorse alla sanità del territorio e strutture specializzate, il Covid hospital, per il coronavirus. Il Governo è, dunque, intenzionato ad investire nel rafforzamento della rete di assistenza territoriale. E’ questo un bel segnale: ora mettiamo in piedi nel concreto la riforma del sistema sanitario– conclude Lefoche –per far chiarezza tra l’ospedale d’eccellenza e le strutture di medicina del territorio, realizzando tra loro una condivisione, compenetrazione attiva di idee e comportamenti, attraverso il contributo dei giovani medici di medicina generali chiamati a svolgere la loro attività sul campo”.