AL PARLAMENTO EUROPEO PER I 30ANNI DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO
Stiamo celebrando al Parlamento Europeo i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, un pezzo del quale è stato portato proprio qui, nei vialetti dietro al Parlamento.È una data importante per ricordare ciò che vivemmo e riflettere su ciò che viviamo e vivremo.Il crollo di quel muro, come il crollo di qualunque muro che separi esseri umani, ha dato speranza di libertà e benessere all’intera Europa, anzi al mondo tutto. Trent’anni dopo, però, dobbiamo chiederci se non esistano ancora muri che limitano la libertà e il benessere di donne e uomini del terzo millennio. Purtroppo la piena libertà si può avere soltanto quando TUTTI I CITTADINI hanno un tenore di vita decente, hanno una casa dignitosa, del cibo sano e sufficiente, la possibilità di studiare e accrescersi culturalmente, un lavoro che non sia sfruttamento né precarietà perenne, cure sanitarie garantite, del tempo libero per svagarsi e fare sport, il diritto di far vivere, studiare e crescere i propri figli, il diritto di non subire MAI discriminazioni di tipo identitario, razziale, sessuale o religioso. Tutto questo però oggi non è garantito per i cittadini europei, e per molti cittadini di altre zone del mondo.Il mondo non è dunque ancora libero, a trent’anni dalla caduta di quel muro, e pienamente libera non è l’Europa, che ha ancora tantissimo da fare per appianare le brutali diseguaglianze che subìamo quotidianamente, e rendere così ogni suo cittadino realmente libero.Sono qui per lavorare sodo affinché tutti i muri invisibili che ancora esistono a trent’anni dalla caduta del muro di Berlino, siano presto davvero abbattuti, e l’Europa che oggi ho l’onore e l’onore di rappresentare, fra cinque anni sia più giusta e più autenticamente libera.
