CHAMPIONS LEAGUE: LA DEA FA SOGNARE, IL NAPOLI ILLUDE, LA JUVE DELUDE

Una vittoria, larga, un pareggio prestigioso, una sconfitta amara, sono questi i tre responsi per le nostre 3 squadre italiane impegnate nella massima competizione. La settimana scorso l’Atalanta aveva annichilito il Valencia con un sonante 4-1, e si era aperta un largo varco per i quarti, anche se il gol subito nel finale dovrà far tenere occhi aperti e nervi saldi nel ritorno, per evitare qualsiasi ipotesi di “ remuntada”. La squadra di Gasperini con un gioco spumeggiante rimane la più bella sorpresa di questa Champions, è inutile dire che il sogno semifinale non è poi così una chimera. Il Napoli, si sapeva, aveva l’ostacolo più duro, anche se i miglioramenti in campionato facevano ben sperare.Il pareggio finale, oltre che prestigioso, è apparso anche un po’ penalizzante per Gattuso che, seppur ha disputato ed impostato una gara prettamente difensiva, alla fine ha collezionato le migliori occasioni, e in particolare ha avuto nei piedi di Callejon una palla che grida ancora vendetta e che avrebbe consegnato una vittoria significativa. Il pareggio per 1-1, inutile negarlo, penalizza alquanto i partenopei e le probabilità di passare il turno sono ben poche, anche se, diciamolo, questo Barcellona non è che incanti e soprattutto nella fase difensiva concede molto.Servirà più audacia, più coraggio, in fondo Gattuso ha poco da perdere, e impostare una gara diversa potrebbe costituire l’elemento sorpresa, in una competizione che premia chi fa gol fuori casa. La Juve è stata deludente e la sconfitta, oltre che inaspettata anche amara.Il Lione, crediamo di non fare torto a nessuno, se sosteniamo sia la più modesta delle 16 squadre, e se valutiamo le grandi ambizioni che coltiva ormai da anni la squadra del presidente Agnelli, non c’è dubbio che la delusione sia stata cocente, anche perché la prestazione, in particolare quella del primo tempo, è stata inspiegabile. Il Lione era partito con rispetto e con timidezza, ma poi, vedendo la pochezza bianconera ha preso pian piano coraggio e intraprendenza finché ha trovato anche un vantaggio meritato. Nel secondo tempo la Juventus ha poi chiuso i transalpini nella loro metà campo, non concedendo nulla, ma il dato sconfortante rimane lo zero tiri nella porta e le zero parate compiute dal portiere francese. Sarri alla fine era pure lui incredulo, spiegando che non riesce a far tradurre in campo le idee e i ritmi che pur vede in allenamento, e poi, forse senza polemica alcuna, ma solo per constatazione, ha fatto presente che due episodi al limite ( uno a nostro avviso evidentissimo su Dybala) non sono stati puniti dall’arbitro spagnolo poiché in Europa il metro risulta essere diverso dall’Italia. Sicuramente in Italia si fischia e si punisce di più, i nostri arbitri sono fra i migliori, ma certo è che i rigori dati in Italia appaiono spesso leggeri, non a caso siamo, per distacco, il campionato, fra i 5 più importanti d’Europa, con più rigori. Ieri sera il gol del Ludogorezt, in Italia non sarebbe mai stato convalidato, e l’intervento di Smalling sicuramente oggetto di revisione Var, ma dobbiamo anche prendere atto di questa anomalia, o differenza che dir si voglia, e adeguarsi in fretta. Noi pensiamo che un rigore in Italia lo debba essere anche in Europa, mentre i rigoretti che in Italia vengono dati sarebbe meglio evitarli così potremmo meglio uniformarci. Fatto sta’ che Garcia ha suonato il suo violino e che Sarri è entrato nella bufera: la sua squadra di “ sarrismo” sta facendo vedere poco o niente, e l’idea è che le vittorie siano arrivate spesso e volentieri grazie alle prodezze individuali ( Ronaldo e Dybala su tutti) che al gioco che tutti si aspettavano, e che alla fine è il vero motivo per cui è stato cambiato Allegri. Per assurdo ad Allegri non sono bastati i risultati, ora Sarri si deve attaccare a questi per mantenere una panchina che traballa. Arrivano comunque Marzo e Aprile, il mese dei giudizi e si sa che il calcio è così volubile e cambia idea in fretta: Sarri ha l’occasione, fin da domenica, seppur con l’handicap di giocare a porte chiuse, di battere l’eterna rivale juventina e ridare morale a tutti, poi crediamo che il passaggio del turno a Torino, sia un obiettivo alla portata naturale della Juve, e se dopo la delusione dell’altra sera, arriveranno queste due vittorie, avrà modo di proseguire nella ricerca del suo nel gioco con più tranquillità,anche se, al momento, non arriva e che, cosa più grave, sembra non trovare, non attecchire, nella testa dei giocatori. Sperando che il calcio a porte chiuse si protragga per molto poco e che il campionato, così come la vita quotidiana, torni presto alla normalità. I SORTEGGI DELL’EUROPA LEAGUE: DERBY SPAGNOLO PER ROMA E INTER Agli ottavi è Italia-Spagna: l’Inter pesca il Getafe, la Roma il Siviglia.A Nyon accoppiamenti liberi senza teste di serie: le italiane evitano il derby e lo United. Per la Roma incrocio romantico a Siviglia con il suo ex direttore sportivo Monci, e con l’ex milanista Suso.L’Inter pesca una squadra tignosa, squadra madrilena senza una grande tradizione, ma con grande temperamento. Gli ottavi di finale di Europa League si giocheranno il 12 e 19 marzo 2020. L’Inter giocherà la prima in casa, la Roma invece giocherà l’andata a Siviglia.Ecco di seguito in tempo reale gli accoppiamenti che sono usciti dall’urna di Nyon. Diversamente dai sedicesimi, dagli ottavi si potevano affrontare anche squadre della stessa nazione (ad eccezione dei club ucraini e russi, che non potranno affrontarsi per motivi politici) e non vi erano teste di serie. Istanbul Basaksehir-CopenhagenOlympiacos-WolveramptonRangers-Bayer LeverkusenWolfsburg-Shakhtar DonetskINTER-GetafeSiviglia-ROMAEintracht o Salisburgo-BasileaLASK-Manchester United Sorteggio di medio calibro per entrambe, servirà essere al meglio, il campionato spagnolo è un campionato di livello, tecnico ed intenso, e Roma e Inter saranno anche impegnatissime ad ottenere gli obiettivi stagionali in quello italiano, macht equilibrati, ma entrambi alla portata.