GENTILONI PREMIER, NON MALE SE UN PO’ PIU’ A SINISTRA
In molti ieri avrete assistito, alla TV, alla conferenza stampa di Paolo Gentiloni. Io l’ho vista in parte e mi ha dato una buona impressione.Potreste criticarmi in molti da sinistra, dicendo che questo governo si è comportato come le destre, e che il PD al prossimo 4 marzo non dovrebbe candidare Maria Elena Boschi, e con chissà quanti altri argomenti. E potreste avere ragione. Ma io penso che il PD, attualmente (e con esso tutte le forze politiche che potranno schierarsi al suo fianco, fatta eccezione ovviamente per gli alfaniani, che vedo come incidente di percorso della passata legislatura provocato da quell’obbrobrio di legge elettorale che a suo tempo fecero Berlusconi, Lega & co.), costituisca un pilastro importante di quello che dovrebbe essere il nuovo governo che nascerà dai risultati delle elezioni del prossimo 4 marzo 2018. Non vedo infatti come possano essere migliori di Gentiloni, cui volentieri auguro di governare ancora da premier, i personaggi che ruotano intorno ai 5 stelle oppure la vecchia, trita e ritrita destra italiana sia essa rappresentata al vertice da Salvini o Berlusconi poco importa. Appare evidente infatti che i grillini non sono il nuovo che avanza sotto forma di riforme importanti e positive, e che Forza Italia e Lega hanno smesso di essere novità oramai da lustri e lustri. Personalmente auspico leggi migliori di quelle che Paolo Gentiloni è riuscito a portare a casa con il suo primo governo. Leggi più di sinistra. Ma nello stesso tempo non vedo nel panorama politico italiano una figura oggi che possa essere migliore, che possa insomma concretamente, non solo nelle idee e nelle intenzioni, far meglio all’Italia, di Paolo Gentiloni, del suo PD, e di quanti a sinistra vorranno collaborare con tali forze per contribuire a una vita migliore della nostra nazione.
