POTERE AL POPOLO, LA NUOVA LISTA DELLA SINISTRA
SONO INDECISO su almeno due ipotesi di voto. Se credessi ancora nel meccanismo semplificato della rappresentanza democratica, la lista Potere al popolo avrebbe il mio consenso: le sue posizioni politiche sono quelle che complessivamente sento a me più vicine. E tuttavia il timore di un voto convinto ma inefficace (perché completamente estraneo e isolato non solo dai partiti-movimenti delle più probabili maggioranze di governo, ma anche allo schieramento delle possibili opposizioni) mi rende perplesso. Non mi reputo certo un sostenitore del “voto utile”, ma non per questo posso risolvermi a cuor leggero per un “voto inutile”.L’altra ipotesi è costituita dalla lista LeU, della quale – per usare un linguaggio volutamente contenuto e pacato- non ho apprezzato il metodo di formazione e la cui linea politica mostra varie ambiguità sui temi nodali (lavoro, politica finanziaria, stato sociale ecc.). Esiste tuttavia una “ratio” negativa che mi spingerebbe a votarla. Ritengo infatti che se essa raggiungesse – come è probabile- la soglia minima del 7% provocherebbe una forte destabilizzazione del PD, liberando così il panorama attuale da un vero e proprio equivoco politico, catastrofico per la sinistra italiana, e creando lo spazio per costruire qualcosa di nuovo, secondo gli auspici del Brancaccio, che Anna Falcone e Tomaso Montanari hanno tentato di proporre come un manifesto unitario dei movimenti e delle associazioni che in questi anni si sono opposti alle politiche neo-liberiste dei governi italiani.Rimane, del resto, come extrema ratio, la possibilità del voto nullo o dell’astensione.P.S. = ASTENERSI FAN E TIFOSI DEL M5S , DEL PD, NONCHÉ MILITANTI DEI PARTITI DI DESTRA.
