UN TEATRINO IL CUI FINALE È GIÀ DETERMINATO
Sono stupefatto. Tanti commenti, tante discussioni, su un teatrino il cui finale è già determinato. A me sembra (l’ho appena scritto a Andrea Colombo e a Carmelo Palma, che sono due che la vedono diversamente – io sono senza dubbio più vicino a Carmelo -, ma certamente sono due intelligenti, e che ne masticano, di politica) che tutto sia chiaro dal 18 agosto, e che le due parti, ognuna a sua volta frammentata in rivoli e correnti, non abbiano alcuna opzione reale. Non hanno scelta, insomma. Renzi ha fregato tutti, certamente come minimo sul tempo.Ha l’appoggio di Francia e Germania, della van der Leyen, di Draghi. Tiene Zingaretti per le palle, avendo il controllo di buona parte dei gruppi parlamentari Pd di Camera e Senato. Quella in corso da giorni è tutta ammuina, come dicono a Napoli. L’ammuina serve alle parti (intese anche come ruoli e comportamenti di singoli) per darsi un tono, una dignità, per trovare argomenti spendibili presso i rispettivi elettorati, per sistemare beghe interne. Ma il sentiero è obbligato.Fuori Salvini dalla stanza dei bottoni, unico governo possibile questa roba qui. So che a molti di noi fa senso, ma a volte in politica le cose stanno così.A Renzi va dato atto di avere cinismo e “coraggio” (inteso anche come faccia tosta) rari nel panorama italiano.Che tutto questo sia una prospettiva di sviluppo per il paese, ne dubito.Che però sia una tappa non aggirabile, a me pare evidente come il fatto che tra poco tramonterà il sole (sono le 18.30 circa). Ieri il mio amico Claudio Mancini (un altro che mangia pane e politica da quando è nato) riassumeva, con la sua proverbiale capacità di sintesi, notissima a chi lo conosce: “Se non si vota Salvini ha perso, se si vota ha vinto”. Possiamo storcere la bocca, ma credo sia tutto qui.Io personalmente sono atterrito dalla possibile saldatura tra i giustizialisti giacobini del Pd (una marea, mi stanno facendo odiare la tessera Pd che ancora ho in tasca, solo i renziani e pochi di area cattolica sono di diverso orientamento, la maggior parte sono questurini stile vecchio Pci) e quelli a 5S, e tra l’anima statalista e dissipatrice di risorse pubbliche che è fortissima da entrambe le parti (e su questo, i renziani sono abbastanza simili agli altri, tanto più che Marchionne è morto: il vero uomo-guida del riformismo filomercatista era lui). A volte però però la politica è esattamente lo specchio della vita: capita di dover ingoiare una palata di merda, per evitare che una colata di fango, merda e detriti ti tappi la porta di casa. [In foto: tsunami di fango, in Brasile, nell’agosto 2015]
